“No a traffico pesante e puzza”: Via Giulianello contro la fungaia-substrato

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Domani la contrada si riunisce sulla fungaia/substrato

“Non vogliamo la puzza né il traffico pesante su strade già molto trafficate e malridotte”. Il Comitato di contrada di Via Giulianello ha le idee chiare sull’impianto di produzione di substrato con annessa fungaia che si vorrebbe realizzare tra Artena e Cori. Il permesso di costruire è stato rilasciato due settimane fa. Riguarda una fungaia e un impianto di produzione del substrato. Ma da tempo si parla anche di un ulteriore impianto di produzione di 25mila tonnellate l’anno di substrato. Per questo motivo domani pomeriggio alle 18, presso il Convento francescano, il Comitato ha convocato una riunione dei residenti per organizzare l’opposizione al progetto.

Sull’argomento non sono intervenute ancora le forze politiche di Artena. Addirittura sembrerebbe che solo qualche giorno dopo il rilascio del permesso di costruire si sarebbe tenuta una riunione di maggioranza, nella quale non si sarebbe nemmeno accennato all’iniziativa. Eppure riesumare due Piani di Utilizzazione Aziendale dopo nove anni dall’approvazione, benché fatto dal tecnico competente, non sembra propriamente un atto vincolato.


L’appello del Comitato agli artenesi e ai giulianesi

Via Giulianello è già molto colpita dal traffico pesante

Sulla vicenda sta prendendo l’iniziativa il Comitato di Contrada. L’incontro è convocato per il 25 gennaio alle 18 presso il Convento. Una riunione per cui il Comitato ha fatto appello alla partecipazione di tutti gli artenesi ed anche degli abitanti di Giulianello di Cori. I progetti in questione sono infatti pensati al confine tra Artena e Giulianello, nella zona denominata Pescara, nella parte della campagna che dà verso la vallata. Chiaro è che per raggiungere il sito i mezzi dovranno transitare o per Cori o per Artena: passando per Giulianello o il Colubro.

Ciò che ci preoccupa – spiega uno componente del Comitato, che vuole rimanere anonimo – sono due cose: il traffico pesante e la puzza del letame. Da quello che ci dicono – prosegue – si parla di quantità di materiali molto importanti. Questo significa l’aumento del traffico pesante su una strada già trafficata e disastrata, con un conseguente aumento della pericolosità della viabilità. Ci preoccupa poi il cattivo odore – prosegue uno dei componenti del Comitato – che arriverà da quegli impianti: è una questione che riguarda tutti, per questo l’appello agli artenesi e ai residenti di Giulianello di Cori è quello di far fronte comune“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WhatsApp Contatta La Tribuna