“Gaia 2.0”: Carpineto vuole un nuovo gestore

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Lo avevamo anticipato a metà dicembre sul settimanale “La Nuova Tribuna” in edicola. C’è una strategia nascosta, ma ben delineata, per fare una sorta di “Nuovo Gaia” dalle “ceneri” di Lazio Ambiente. Di questo hanno parlato diversi sindaci del territorio nell’autunno scorso, dopo che da mesi era nota la volontà della Regione di vendere Lazio Ambiente ma ben prima delle proteste dei lavoratori di Lazio Ambiente. Una strategia concretizzata in due documenti scritti nel mese di novembre: un piano in diversi step con obiettivi da raggiungere nel breve-medio termine e una bozza di protocollo d’intesa tra Sindaci, che più che un protocollo pare un contratto. In ogni caso, nella strategia in questione si mira a salvaguardare in toto i livelli occupazionali ma non si fa menzione dell’elevata incidenza del costo del lavoro rispetto al fatturato di Lazio Ambiente. E senza risolvere il “nodo” dei costi troppo elevati le bollette Tari difficilmente potrebbero scendere in futuro.

La strategia in questione trova il primo effetto in una delibera del Consiglio comunale di Carpineto Romano, con la quale l’ente ha approvato la disponibilità a costituire un nuovo gestore pubblico dei rifiuti. Ecco la nota del Comune citato:

In questi giorni la Regione Lazio ha espresso la volontà di vendere le quote di Lazio Ambiente. In questa fase è fondamentale il ruolo dei Comuni oggi serviti da detta società. “Nello scenario che si prefigura tutti gli asset societari verrebbero messi all’asta e con grandi probabilità acquistati da un soggetto privato che ne controllerebbe le sorti” dichiara il Sindaco di Carpineto Romano, Matteo Battisti “E’ necessario considerare il fatto che in vendita verrebbero messi, oltre che i servizi di igiene urbana svolti per conto dei Comuni serviti, anche la gestione della discarica di proprietà del Comune di Colleferro. Bisogna puntare sulla creazione di un polo pubblico di gestione dei rifiuti virtuoso, orientato al recupero di materia e all’economia circolare, sia sul mantenimento e la creazione di posti di lavoro, sia una gestione efficiente del servizio di igiene urbana. Dobbiamo evitare che a farne le spese siano i lavoratori e le loro famiglie. Un progetto ambizioso che deve coinvolgere tutte le Amministrazioni del territorio. La scelta di abbandonare l’azienda, come hanno fatto alcuni Comuni, senza garantire il passaggio di tutti i lavoratori ai gestori subentrati. Un atto questo che bisogna condannare con forza. L’Amministrazione di Carpineto ha approvato in Consiglio Comunale la delibera n. 49 del 28.11.2016 – Indirizzi relativi alla gestione del servizio di igiene urbana a seguito della dismissione da parte della Regione Lazio delle quote di partecipazione in Lazio Ambiente S.p.a. – per intraprendere questo nuovo percorso per attivare una nuova e sana politica sulla gestione dei rifiuti nel nostro territorio e tutelare l’occupazione dei lavoratori e il benessere delle loro famiglie.

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