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Dopo la relazione sulla situazione dell’impianto, riceviamo e pubblichiamo l’intervento degli esponenti di Pronti per Artena
di Tamara Latini e Cristiano Puliti
Nel corso dell’adunanza pubblica (sic!) del 30 ottobre 2024, il Sindaco Carocci ha sostenuto pubblicamente che dalla relazione tecnica giuridico amministrativa affidata dal Comune all’avv. Adriano Perica, che a sua volta è ricorso all’ausilio dell’architetto Gianluca Cencioni, emergono gravissime irregolarità ed illeciti tali da poter riaprire la “partita” con la Fassa Bortolo.
Tutto ciò premesso, il gruppo consiliare di Pronti per Artena, rappresentato dai consiglieri Tamara Latini e Cristiano Puliti, chiede apertamente all’intera amministrazione e in particolare al Sindaco e all’assessore all’Ambiente Costanzo Pompa, di riferire in ordine alle azioni intraprese a seguito dell’avvenuto deposito della summenzionata relazione in data 30 ottobre 2024. Per essere concreti, è opportuno tuttavia procedere per gradi:
- riteniamo assolutamente inutile e priva di effettiva valenza giuridica la relazione tecnica in esame in quanto non è una relazione tecnica asseverata, e quindi non vi è assunzione di responsabilità della veridicità di ciò che è stato dichiarato ed indicato nella relazione da parte del tecnico;
- Proprio per questo ci domandiamo: come si può considerare giuridicamente valida una relazione tecnica semplice, cioè non asseverata e neppure giurata? Per di più, come può essere presa in considerazione atteso che il contenuto è troppo spesso posto al condizionale? Significa gettare fumo negli occhi, perché?
A parere degli scriventi consiglieri è necessario e indispensabile, se non è già stato fatto, che il Comune effettui di iniziativa ogni controllo ritenuto mirato, appropriato e tempestivo, di natura urbanistica, ambientale e penale, avvalendosi del supporto della Polizia Locale, per addivenire alla cosiddetta “ sospensione dei lavori in corso in via cautelativa” al fine di evitare che la prosecuzione degli stessi determini un aggravarsi del danno ambientale e urbanistico.
In prima battuta è il Comune che deve verificare (se non è già stato fatto), lo stato dei luoghi, riscontrare le irregolarità, per poi eventualmente relazionare sotto il profilo penale in Procura depositando idonea informativa di reato e/o sotto il profilo urbanistico-ambientale agli enti sovracomunali (Regione, Città Metropolitana di Roma), per l’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza.
La valenza giuridica di un atto è rappresentata dalla sottoscrizione del pubblico dipendente, titolare di poteri autoritativi e certificativi o da personale delegato dall’autorità giudiziaria, non certo da soggetti privati, seppur autorevoli. Il Comune non deve limitarsi alla spedizione della documentazione…e questo lascia davvero molti dubbi sulla volontà di contrastare veramente l’opera da parte dell’Amministrazione Comunale.
Da quanto emerge nella Relazione Tecnica dall’amministrazione avallata (e dagli artenesi saldata) risultano incongruenze sui titoli edilizi rilasciati precedentemente alla ormai nota attivazione della procedura PAUR avviata nel 2018, ribadiamo ancora una volta, che la vigilanza su un atto comunale spetta in-primis in capo al Comune (…e su proposta di privati, a seguito di inadempienze, si possono far valere i poteri sostitutivi) e quindi il Sindaco ha tutto il diritto (e il dovere nei confronti dei cittadini) di verificare la conformità del titolo allo stato di fatto e adottare ( in qualità di Sindaco!) i provvedimenti necessari.
In merito al tanto ricercato Permesso di Costruire che avrebbe autorizzato l’ultima modifica al progettto, che sarà oggetto di valutazione da parte dell’Area Vigilanza urbanistico-edilizia, poteri sostitutivi, accertamenti di compatibilità solo, e ribadisco solo, per effetto degli esposti dai Comitati dei cittadini e non certamente per la relazione tecnica assolutamente inservibile del Comune di Artena.
Sicuramente resta un atto in capo al Comune, in quanto Permesso di Costruire (il PAUR non sostituisce gli atti ma li “comprende”, come da norma) e quindi lo stesso Comune, può adottare ogni azione di verifica e di sospensione dei propri provvedimenti qualora emergano difformità di rilevata importanza.
Se volessimo accostare l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Artena ad un gioco di apparente abilità, indicheremmo senza indugio quello delle tre carte: dove la “mossa” che consente al mazziere di scambiare le carte durante il miscuglio, inganna l’occhio del giocatore… giocatore impossibilitato a vincere.
Noi di Pronti per Artena, rinnoviamo la piena disponibilità a fornire il nostro contributo umano e politico al Sindaco e all’intera amministrazione, per la tutela e per la difesa del territorio! Occorre fare squadra per il bene di Artena, al di là dei colori e delle appartenenze politiche! Sindaco, Noi siamo Pronti e Lei?
Consiglieri comunali
Tamara Latini
Cristiano Puliti