Demolizioni: dove e come avverrà dal 21 marzo la prima esecuzione

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Case abusive: la prima delle demolizioni inizia domani

I residenti davanti al cancello dell’abitazione il 6 marzo scorso

Sarà eseguita a partire da domani, 21 marzo, la prima delle demolizioni di case dichiarate abusive da sentenza penale irrevocabile. La legge prevede infatti che un immobile abusivo sia demolito per ripristinare il luogo. Qualora non lo avesse fatto il proprietario o il Comune con propria ordinanza, è la Magistratura stessa ad eseguire la demolizione a seguito di sentenza irrevocabile.

Nel caso in questione si tratta di una casa realizzata in via Pomario, nella parte alta di Artena. L’immobile è stato realizzato nel 2004, è stato soggetto a sequestro e la sentenza è diventata irrevocabile nel 2006. Nei mesi scorsi l’immobile è stato nuovamente sequestrato.

L’appello della famiglia

“Si tratta della casa per nostra figlia” hanno spiegato i proprietari che già il 6 marzo si sono schierati davanti al cancello della proprietà insieme ai residenti della zona. La ragazza è al quarto mese di gravidanza e vi si sarebbe dovuta stabilire insieme al compagno. Tuttavia a dicembre l’edificio è stato posto sotto sequestro preventivo con decreto del GIP.

Il primo appuntamento con la demolizione era fissato per il 6 marzo. Vista la presenza sul posto di diverse decine di residenti, e considerate le istanze fatte dai legali della famiglia, la demolizione è stata rinviata dopo un sopralluogo di Pubblica Sicurezza, Carabinieri e Magistratura. “Se demoliscono casa nostra – aveva protestato la proprietaria – per giustizia devono demolire tutte le case abusive. Il Comune deve intervenire e acquisire la casa”. “La casa è un diritto” è stato il commento via Facebook della ragazza. “È un’ingiustizia – è il commento della piazza – perché quella casa viene demolita mentre altre non sono state mai toccate?”. Non è raro infatti incontrare immobili del tutto abusivi ma rimasti “fantasma”. Fatto che rende la questione socialmente iniqua.

L’esecuzione della demolizione

L’avviso di esecuzione della sentenza divulgato da Equi Diritti

Venerdì è arrivata la nuova disposizione della Magistratura. La Procura di Velletri, per eseguire la sentenza passata in giudicato, ha autorizzato l’eventuale sgombero delle persone presenti e “la rimozione di eventuali ostacoli fissi che eventualmente si sovrapponessero al regolare svolgimento delle operazioni di demolizione”. L’esecuzione della demolizioni è fissata per il 21 marzo. In caso di rinvio, l’avviso della Procura prevede che l’ordine potrà essere eseguito senza nuova comunicazione ai proprietari.

Delegati all’esecuzione sono i Commissariati di P.S. di Velletri e Colleferro, i Carabinieri di Colleferro e la Polizia Locale. Le spese della demolizione, calcolate in 22.454,66€, saranno richieste ai proprietari dell’immobile. I soldi sono anticipati in virtù di un protocollo d’intesa siglato dalla Procura e dal Presidente della Regione Lazio. Ad effettuare materialmente la demolizione è una società incaricata dalla Magistratura stessa.

Gli interventi della politica e di Equi Diritti

L’esecuzione della sentenza arriva a sedici mesi dalla comunicazione della Procura al Comune sulle circa cinquanta sentenze irrevocabili per abusivismo. Recentemente il Pd di Artena ha avviato una raccolta firme “per verificare se è possibile non abbattere gli immobili”. Il Sindaco di Artena, Angelini, ha dichiarato di voler procedere alle acquisizioni a patrimonio comunale delle prime case. Venerdì si è recato in Questura per rappresentare “l’emergenza sociale” che le “eventuali demolizioni porterebbero” qualora colpissero prime case.

Sul punto è intervenuto anche il Comitato Equi Diritti che ha parlato di “bomba sociale” riferendosi a tutte le demolizioni da eseguire nel Lazio. Lo stesso Comitato ha chiesto l’intervento del Consiglio Regionale del Lazio e del Governo.

One thought on “Demolizioni: dove e come avverrà dal 21 marzo la prima esecuzione

  1. Ma casca il mondo se queste case sono state fatte? E lasciate vivere le persone …….poi quando stavano costruendo dove erano la polizia locale il sindaco e tutti i controlli ….prima li fate costruire e adesso demolite ? In galera devono andare chi non ha impedito la costruzione e le case debbono rimanere hai proprietari .isomma le istituzioni se la cavano sempre e se ne lavano le mani dal fronde siamo in Italia e normale che accadano queste cose .

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