Coronavirus, positivo un uomo di Artena

Si tratta di un ex dipendente comunale ricoverato da fine febbraio in una struttura di Albano Laziale. Il sindaco Angelini: “Già attivate le procedure previste. È tutto sotto controllo, rimanete a casa”

Il Coronavirus è arrivato anche ad Artena. A darne notizia è il sindaco della Città, Felicetto Angelini, tramite una nota pubblica. L’uomo contagiato, di cui la Asl competente ha dato comunicazione stamattina, è un ex dipendente comunale: da tempo era a casa a seguito di inabilità al lavoro.

“Questa mattina sono stato avvertito che un ex-dipendente comunale, residente ad Artena, ricoverato da fine febbraio presso una struttura ospedaliera pubblica, è risultato positivo al Coronavirus. È stato già trasferito in un Ospedale romano deputato ad assistere i pazienti affetti da questa patologia. Ho attivato immediatamente le procedure previste dalla Regione Lazio e dalla ASL RM/5 per questi casi. Ho deciso di fare questo pubblico comunicato per evitare che notizie infondate possano creare inutile allarme sociale nella popolazione e perché è soprattutto in momenti come questo che la immediata informazione e la giusta trasparenza sono fondamentali. È tutto sotto controllo. RESTATE A CASA!“

Come per gli altri casi che si sono riscontrati nella zona (2 a Lariano e 1 a Cori) spetta alla Asl tracciare i contatti del soggetto positivo e applicare la sorveglianza e le misure sanitarie qualora necessarie.

La notizia comunque più rilevante sembra essere che l’uomo è ricoverato in una struttura ospedaliera di Albano Laziale dal 28 febbraio a causa di altre patologie, dunque senza contatto da allora con il territorio. Il tampone sarebbe stato fatto ieri a seguito dell’aggravarsi delle funzioni respiratorie. Inoltre l’ex dipendente non era a lavoro da molto tempo quindi sembra escluso qualsiasi contatto con gli uffici comunali.

Il Comune dispone la disinfestazione delle strade

Stamattina il Comune di Artena ha disposto la disinfestazione delle strade. Ad eseguirla sarà una ditta specializzata. Dall’amministrazione viene precisato che non si tratta di una “sanificazione”, che viene svolta in ambienti interni e con principi attivi precisi (pratica che è sconsigliata in ambienti esterni dall’Istituto superiore di Sanità), ma di una “disinfestazione” che mira a ripulire le strade e a migliorarne l’igiene.