“Caso Centofanti”: Marco Valeri fa ricorso al Consiglio di Stato

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Il ricorso apre una nuova fase della partita a scacchi della politica con la mozione di sfiducia che incombe

L’assessore artenese Marco Valeri

Un nuovo capitolo della battaglia legale e amministrativa tra maggioranza e opposizioni si sta aprendo. Il più colpito dalla sentenza del Tar del Lazio, cioè il Consigliere Marco Valeri, ha fatto ricorso al Consiglio di Stato chiedendo la riforma della sentenza di primo grado.

Valeri era diventato Consigliere dopo che il Consiglio comunale aveva dichiarato la decadenza di Sara Centofanti. La sentenza del Tar, che annulla la delibera di decadenza e pure quella con cui è stato ammesso in Consiglio Valeri, non è stata ancora oggetto di una presa d’atto da parte del Consiglio. La cosa farebbe automaticamente decadere Valeri, che con il ricorso al Consiglio di Stato sta quindi cercando di far valere i suoi diritti, chiedendo una nuova pronuncia della Magistratura amministrativa. Nel ricorso, a quanto pare, è chiesto anche una sospensiva della sentenza del Tar.

La battaglia legale si sta inserendo così nella più tesa situazione di scontro tra maggioranza e opposizioni. All’indomani della sentenza del Tar, infatti, alcuni consiglieri hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco. La mozione comporta la convocazione del Consiglio: atto da farsi entro il 22 gennaio secondo la legge. La convocazione non è stata ancora fatta dal Presidente del Consiglio comunale (ma va detto che i termini non sono ancora trascorsi) e ciò ha provocato le ire del gruppo di opposizione “Collaboriamo per Artena” che oggi ha fatto affiggere un duro manifesto di critica nei confronti della maggioranza.

Al di là delle schermaglie qual è il punto? Riguarda proprio la composizione del Consiglio: l’assise deve prendere atto della sentenza del Tar nella prima seduta utile. Quindi significa che la presa d’atto dovrebbe avvenire nella stessa seduta della mozione di sfiducia: cioè la maggioranza dovrebbe prendere atto del rientro della Centofanti, far uscire Valeri e quindi affrontare il voto di sfiducia. Sempre che non intervenga prima il Consiglio di Stato.

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