“Artena Passato Presente Futuro”: il libro

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L’opera di Di Folco, Lollobrigida e Trojano sarà presentata ad Artena sabato pomeriggio in piazza Galileo Galilei

artena torre acqua centro storico
comunicato stampa

Sabato 1° ottobre alle ore 17 Federica Di Folco, Consuelo Lollobrigida e Filippo Trojano danno appuntamento per la presentazione del loro libro “Artena Passato Presente Futuro” (Gangemi Editore, 2022). L’ incontro che racconta la storia del borgo antico, dalle origini fino all’interessante recupero contemporaneo della parte moderna del paese, Palazzo Galileo, vede la partecipazione di Giorgio Colangeli, attore e cittadino onorario della città.

Darà il via alla presentazione Vittorio Aimati , responsabile della Biblioteca Comunale e Cultura. L’editore, gli autori e gli sponsor hanno voluto rendere omaggio ad un luogo ricco di storia e cultura, un esempio unico di antico borgo pedemontano edificato su una lunga costola calcarea fra due cavità carsiche che lo rende estremamente originale.

Il pensiero ispiratore del volume, come da premessa al libro, vuole “superare gli episodi strettamente storici, o il valore urbanistico dell’antico borgo per dar vita a un pensiero più ampio che vuole riflettere sulla natura degli esseri umani, esseri sociali che nascono sani, uguali e per vivere insieme”.

Attraverso la ricostruzione del passato, fonti e documenti alla mano e alle testimonianze degli arteniesi, le autrici hanno inteso ribaltare l’idea di Artena come un luogo di antichi e sanguinosi scontri (dal 1500 fino ai dolorosi fatti di cronaca più recenti – ci riferiamo all’omicidio di Willy Monteiro) che l’hanno spesso condannata al marchio di luogo di briganti e al conseguente isolamento, restituendole un’immagine dalle sane tradizioni, ancora non priva di difficoltà e conflitti, senz’altro una comunità di persone solidali e generose alla ricerca della propria rinascita e identità. Il “palazzo Galileo” nella omonima piazza, da scheletro come è stato per varie vicende per 50 anni e oggi sapientemente e finalmente finito di costruire, diventa pertanto quasi simbolo e testimonianza della cultura, resistenza e creatività di questo paese.

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