Il termovalorizzatore di Roma? Potrebbe nascere in pratica ai Castelli Romani

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Il Messaggero e Fanpage affermano che il termovalorizzatore annunciato da Gualtieri potrebbe nascere a Santa Palomba, sotto Albano Laziale

Gira gira, i rifiuti romani sempre ai Castelli potrebbero andare a finire. Prima la Raggi aveva individuato nella discarica di Albano il luogo in cui smaltire i rifiuti romani. Ora Gualtieri ha annunciato il modo in cui risolverà i problemi dei rifiuti di Roma. Farà un termovalorizzatore con una società pubblica. In pratica brucerà i rifiuti come si faceva, anni fa, a Colleferro.

Si tratterebbe di un impianto che convoglierebbe i vapori in delle tubature per scaldare le case (presumibilmente romane). Gualtieri non ha detto dove si farà il termovalorizzazione ma, secondo quanto riportano Il Messaggero e Fanpage, potrebbe costruirlo praticamente ai Castelli Romani.

Il Comune di Roma ha infatti una lingua di terra che arriva sotto Albano Laziale, tra Ardea e Pomezia. Si tratta della zona industriale di Santa Palomba, il punto più a sud di Roma. Così la Capitale, che è il più grande comune d’Europa per estensione, ha trovato il suo unico sito in cui costruire un termovalorizzatore da 600 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Praticamente ai Castelli Romani.

Secondo quanto riporta Il Caffé, citando gli esponenti castellani di Sinistra Italiana, il luogo prescelto potrebbe essere sostanzialmente vicino alla discarica di Roncigliano. La stessa discarica contro la quale i comitati stanno lottando da mesi e che è stata sequestrata dalla Procura di Velletri.

Secondo quanto riportano i giornali, i cittadini (si presume romani) avranno una riduzione della Tari del 20%. Ma a dover ricevere i camion con i rifiuti della Capitale saranno in pratica i cittadini dei Castelli Romani. Ecco perché domani mattina le associazioni e i comitati manifesteranno alle 10.30 sotto la Regione Lazio per sostenere le tesi esplicitate in un volantino (leggilo cliccando qui).

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