I nodi vengono al pettine: storia infinita… seconda parte

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Come nasce il debito da 686 mila euro? Dalla causa alla perizia

Il palazzo comunale di Lariano

Come nasce il debito da 686 mila euro nei documenti del Comune? Le somme da pagare a che periodo risalgono? Con queste ed altre domande ci siamo lasciati nel precedente articolo. Ora a parte di esse proviamo a rispondere: non siamo in grado di arrivare alla “verità assoluta” su una vicenda estremamente complessa e dalle mille sfaccettature ma alcune cose sembrano chiare.

Dopo aver delineato lo svolgimento del procedimento legale che ha portato all’apertura del processo di cognizione e quindi alla sentenza del 2015, andiamo ora a vedere come sono state stimate le somme che il Comune è stato condannato in primo grado a pagare. In proposito va ricordato che le dichiarazioni sulla consistenza del debito, rese dal Comune tra il 2006 e il 2010, non hanno convinto il giudice. Infatti il Tribunale nel 2010 ha deciso di nominare un Consulente Tecnico d’Ufficio.

Da 105 mila euro di impegni a 686 mila euro di debiti: la perizia del CTU

Siamo dunque al 2010 e le somme richieste dal professionista fino a quel momento sono di non molto superiori ai 200 mila euro. Una volta nominato, dopo diversi tentativi, il CTU procede con l’acquisizione di numerosi documenti negli uffici comunali.  Dalle carte acquisite il CTU stesso rileva che “si evincono gli impegni di spesa che il Comune di Lariano ha assunto direttamente nei confronti del professionista e che ammontano ad euro 105.623,05”. Ma la perizia alla fine concluderà per una cifra molto più alta.

Due dei documenti acquisiti, infatti, assumono particolare rilevanza per il consulente: si tratta di due elenchi denominati “Elenco degli impegni e degli accertamenti” e “Elenco Documenti”. Due schemi in cui gli uffici comunali in passato hanno annotato i documenti (parcelle, fatture, notule etc) presentati dal professionista al protocollo dell’Ente tra il 1987 e il 2005.

Da quegli elenchi, gli importi richiesti ammontavano ad un totale di 787.304,87 euro. Inoltre in una colonna dell’elenco, denominata “pagato”, erano riportate le somme pagate dal Comune, per un totale di 100.762,47 euro. Dunque il credito del professionista, secondo la perizia, era da ritenersi la differenza tra le somme richieste e quelle pagate riportate in quegli elenchi, cioè 686 mila euro. E ciò malgrado le richieste del tecnico fossero inferiori.

Di fronte a queste conclusioni il Comune rimane passivo. Nel 2010 il Comune non si era costituito nel processo che lo vedeva come “terzo pignorato”, dunque non ricevette alcuna notifica della consulenza tecnica depositata. Di certo però si sapeva che c’era un CTU all’opera ma la “struttura” (né il vertice né, pare, la base) non si preoccupò di costituirsi nel procedimento per nominare un consulente tecnico di parte per contestare la perizia del CTU o farne una propria.

Cambiano le Giunte e gli uffici: la costituzione del Comune arriva nel 2013

Nel novembre 2011 cade la Giunta Montecuollo, arriva il Commissario Straordinario nominato dalla Prefettura ma la “pratica” non subisce cambi di rotta. Nel 2012 viene eletto il nuovo Sindaco e il 31 dicembre 2012 il professionista torna a scrivere al Comune. Questa volta la somma richiesta non viene più menzionata ma si fa riferimento a quella stabilita dal CTU. Il responsabile dell’ufficio, vista la lettera, il 9 gennaio 2013 chiede al professionista una copia della perizia citata per valutarne il contenuto.

Quando in Comune ci si rende conto della grave situazione, la nuova Giunta dà mandato a dei professionisti di fare delle contestazioni alla perizia e nel giugno 2013 l’Ente si costituisce nel processo. Purtroppo quella costituzione, avvenuta sette anni dopo l’iscrizione della causa, non poteva che essere ritenuta tardiva. Dunque le contestazioni del Comune non sono nemmeno prese in considerazione. Il giudice ha invece “integralmente condiviso” il “ragionamento immune da vizi logici e/o di altra natura”.

Dunque cosa c’era scritto in quelle contestazioni? E cosa risulta in Comune rispetto alle somme dovute e pagate al professionista creditore? Erano tutte somme dovute secondo gli atti del Comune o dei soldi erano già stati pagati?

continua



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