Dimissioni all’Agraria, Pizzuti fa ricorso: tre dimissioni dubbie

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Pizzuti sostiene che “tre dimissioni su sette non sono valide”

Il presidente Roberto Pizzuti

Resiste nel suo incarico il Presidente dell’Università Agraria di Valmontone, Roberto Pizzuti. Resiste e fa ricorso alla Regione contro le dimissioni di massa dei Consiglieri di minoranza.

Secondo Pizzuti, che è ancora presidente dell’Università Agraria in attesa delle decisioni della Regione, i Consiglieri dimissionari non avrebbero seguito le regole. In particolare la questione di legittimità riguarda tre dei sette dimissionari. I tre in questione, secondo quel che sostiene Pizzuti, non si sarebbero recati presso l’Università Agraria per dimettersi, le loro dimissioni non sarebbero state autenticate né i presentatori avrebbero avuto le rispettive deleghe.

Il ricorso si basa sul riferimento al Testo Unico degli Enti Locali contenuto nell’articolo 1 dello Statuto dell’Università Agraria. Il riferimento generale rimanda così, in particolare, alla procedura decritta dall’art. 38 del Tuel, concernente le dimissioni dei Consiglieri comunali. Pizzuti chiede dunque alla Regione di non ritenere valide le dimissioni dei Consiglieri Teti, De Stefano e Coculo, e, di conseguenza, sostiene che non ricorrono i presupposti per lo scioglimento del Consiglio dell’Agraria.

Se la Regione sposasse la tesi di Pizzuti, verrebbero considerati dimessi soltanto i Consiglieri Calvano, Valentino, Pizzuti Sandro, e Chialastri. E se passasse la tesi, il Presidente da “dimissionato” risorgerebbe e per quattro Consiglieri l’operazione si trasformerebbe in una beffa. La partita a questo punto si gioca tutta in Regione, dove non è stato ancora deciso del futuro dell’ente.

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