Hanoi e i suoi gioielli da visitare

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Dal Ngo Dang al Tam Coc, fino alla baia di Ha Long che è patrimonio dell’Unesco e al Tempio della Letteratura. Cosa vedere ad Hanoi

di Gabriele Pizzotti

Hanoi è la capitale del Vietnam, la mia ultima destinazione in questa nazione. Qui è pieno di cose da vedere e i tour costano relativamente poco. Il primo giorno mi sono spostato verso Tam Coc, a circa un’ora di macchina. Lì ho fatto un bellissimo giro nel fiume Ngo Dang, salendo su una barca Sampan con la quale sono passato attraverso le grotte per poi prendere una bicicletta e fare una pedalata attraverso villaggi di Tam Coc che sono davvero pittoreschi.

Le grotte di Mua

Qui è tutto molto ravvicinato e in un solo giorno si vedono molte cose. Il tour è stato davvero molto veloce: non ci si poteva fermare un secondo e l’ultima tappa è stata le grotte di Mua, dove si può godere di una splendida vista del fiume dopo aver salito 500 scalini. Non mi ero mai stancato come quel giorno e tutto ciò mi ha fatto riflettere.

Ho fatto davvero bene a prendere la decisione di partire a questa età. Mentre salivo scalini a due a due vedevo molti anziani con il fiatone. Era faticoso anche per me ma vedere loro mi spingeva quasi a correre per arrivare fino al punto più alto. Il giorno dopo, l’8 ottobre, sarebbe stato il mio compleanno e di certo non avrei mai voluto passarlo da solo così ho prenotato il più bel tour fatto fin ora: direzione Sa Pa nel nord di Hanoi.

Bambini come accompagnatori e l’ospitalità vietnamita

Sei ore di viaggio in autobus sono volate: non c’era molto da guardare fuori dal finestrino ma i sedili sono comodi, anche per dormire. All’arrivo a Sa Pa c’erano non so quanti autobus e turisti. Eravamo così tanti che ci hanno diviso in piccoli gruppi da sei persone. La nostra guida Thu ci ha fatto percorrere 10 chilometri tra fango, risaie e qualche bufalo.

Insieme a noi c’erano dei bambini. Dato che qui il fine settimana non si va a scuola ed è pieno di turisti, i genitori mandano i loro figli ad accompagnare i turisti in questo percorso anche se hanno solo 5 o 6 anni. Quei bimbi, alla fine, tirano fuori tantissime cose fatte a mano e ti chiedono di comprarle. Quasi nessuno, alla fine, riesce a resistere a bimbi così carini e simpatici.

Una bambina tra i nostri accompagnatori ha saputo dalla guida che quel giorno era il mio compleanno, così con le sue manine mi ha costruito un cavalluccio, usando qualche gambo di una pianta per poi darmelo come regalo. Alla fine del percorso, anche se non avevo bisogno di nulla non ho resistito a dire di no a quegli occhietti dolci così ho comprato inutilmente qualche bracciale.

Dopo quattro ore di camminata siamo finalmente arrivati in una fantastica casetta sperduta nel nulla, dove avremmo passato la notte con una simpatica famiglia locale, in un servizio comunemente chiamato “homestay”. Sfortunatamente nessuno di loro parlava inglese nonostante ogni giorno un gruppo di turisti è loro ospite, ma con molta cura ci hanno cucinato tante cose buone da mangiare. Al momento di andare a dormire ho scoperto che tutto intorno al letto mettono un velo per proteggersi dagli animali.

Non avrei mai pensato di passare un compleanno così diverso dal normale e così mi sono goduto ogni secondo, ogni risata e ogni passo che ho fatto. Quel giorno me lo porterò nel cuore per sempre, anche se non potevo negare che i miei amici, il mio cane e la mia famiglia li avrei voluti lì con me.

Ha Long, patrimonio dell’UNESCO

Il giorno seguente sveglia presto colazione al volo e altri 4 chilometri tra la foresta di bambù e una cascata per poi finire tutto il tour con un altro breve tragitto in un villaggio. Altre 6 ore di viaggio per tornare al centro di Hanoi per spostarmi, dopo solo un paio d’ore, a est verso uno dei beni patrimonio dell’UNESCO: la baia di Ha Long.

Ha Long bay

Ha Long è circondata da quasi 2000 piccole isole inabitabili tra cui si può fare un giro in kayak. Insieme a un ragazzo filippino ho fatto un giro in questa baia, ammirando la sua vastità e le sue acque molto pulite, diversamente dalle altre. In quella zona non si può non visitare la grotta Thien Cung, la cui età risale circa a 500 milioni di anni fa, quando era ancora sommersa dall’acqua. Nelle leggende e nei miti sulla baia di Ha Long si parlava spesso di questa grotta, ma è stata riscoperta solo nel 1993.

La leggenda del Re Drago e della sua Regina

La sua leggenda narra che era l’antica dimora del Re Drago e della sua Regina, che celebrarono il loro matrimonio all’interno della grotta. I loro invitati erano ogni sorta di creature magiche e mitiche. Ebbero 100 figli e tutti rimasero lì come guardiani e protettori. Mentre la guida raccontava questa storia, con un laser ci descriveva animali immersi nelle rocce della grotta, ma dovevi avere una grandissima immaginazione per vederli.

La grotta di Thien Cung

Dal treno fra le case all’amara visione dell’Europa

Finito anche questo tour, nell’ultima mezza giornata disponibile in quella nazione ho deciso di restare al centro di Hanoi. Ho pensato di fare un aperitivo in una zona sorprendente: ho visto passare, a pochi centimetri dal té, un treno nel bel mezzo della strada e non avrei mai pensato che potesse andare così veloce.

Un ultima tappa prima dell’aeroporto l’ho dedicata al Tempio della Letteratura. Lì mi sono fermato a parlare con un gruppo di persone del posto, chiedendo cosa pensassero dell’Italia. Si sono illuminati i loro occhi e mi hanno risposto con poche parole: “pasta”, “pizza”, “I love Italy”.

Poi, preso dalla curiosità, ho chiesto anche cosa pensassero della guerra in atto tra Russia e Ucraina. Nessuno di loro, come un po’ tutti, accetta una guerra, ma sembravano contenti per il rincaro dei prezzi di elettricità e gas in tutta Europa. Ho dedotto dalla loro risposta che, in questo modo, il loro non sarà il solo paese a rimanere povero.

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