Il suocero di Silvio: “Non ci hanno fatto nemmeno le condoglianze”

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Il racconto di Carlo Triolo, suocero del valmontonese Silvio Maisti, deceduto a bordo di una nave da crociera

Foto d'archivio

Sono scossi i famigliari di Silvio Maisti, il giovane di Valmontone deceduto l’altro giorno su una nave da crociera che stava rientrando a Civitavecchia. Erano con lui a bordo della nave, battente bandiera maltese, quando Silvio si è sentito male. Carlo Triolo, suocero di Silvio, ci ha telefonato per raccontare cosa hanno vissuto. Ha spiegato che il 35enne si è sentito male alle 6.20 circa di ieri, mentre era in camera con la compagna e il figlio. L’attracco a Civitavecchia era previsto alle 7 e lo sbarco alle 8.

“I soccorsi sono stati chiamati subito – spiega Carlo – ma sono arrivati con forte ritardo, quando ormai non c’era più niente da fare”. Il suocero, ancora scosso da quanto accaduto, racconta anche che le forze dell’ordine italiane, una volta arrivata la nave al porto, “sono state fatte salire alle 14.30 solo grazie all’intervento della Farnesina”.

“Nell’attesa siamo stati lasciati senza alcuna assistenza e il comandante non ci ha fatto nemmeno le condoglianze”, ha concluso Carlo, che non esclude azioni legali nei confronti della compagnia di navigazione. Attualmente il corpo del giovane papà di Valmontone si trova a Civitavecchia, in attesa di disposizioni delle autorità.

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