Agente della Polizia locale aggredito a Segni

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L’aggressione è avvenuta in Comune dopo che l’agente aveva fatto una sanzione a una macchina nel centro di Segni

Dopo Artena, Segni: la storia di ripete. Nel paese più alto dei Monti Lepini un agente di Polizia Locale è stato aggredito sabato dopo che ha fatto una sanzione perchè la macchina si trovata in sosta temporizzata col disco orario scaduto.

L’agente è stato raggiunto dall’automobilista in Comune ed è stato spintonato. Il funzionario pubblico è caduto ed è stato portato in ospedale, dove gli sono stati dati cinque giorni di prognosi. L’uomo di Segni, un cinquantenne, è stato denunciato. I sindacati Cgil e Cisl hanno espresso solidarietà all’agente e al corpo di polizia locale. Lo stesso ha fatto il sindaco Piero Cascioli.

In pochi giorni è la seconda volta che accade qualcosa del genere. L’altro fatto simile era avvenuto ad Artena, davanti all’uscita della scuola. In quell’occasione la persona che si è rivolta alla vigilessa ha poi ammesso di aver sbagliato ma ha anche affermato di essersi sentita aggredita. Da parte di chi mette in atto questo tipo di aggressioni, verbali o materiali, sembra non ci sia coscienza di come il codice penale classifica questo tipo di azioni.

Per chi usa violenza o minaccia a pubblico ufficiale il Codice prevede infatti una pena che va da sei mesi a cinque anni di reclusione. Ben più grave, ad esempio, della pena prevista per chi si rende colpevole di lesioni personali verso un’altra persona che non sia un pubblico ufficiale (dai sei mesi ai tre anni di reclusione). In quest’ultimo caso va però segnalato che se la lesione è grave (oltre 40 giorni di prognosi) la pena è dai tre ai sette anni; se invece è gravissima (leggi qui i casi) si rischia la reclusione tra i 6 e i 12 anni.

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