Artena, agente della polizia locale aggredita e minacciata davanti alla scuola

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L’aggressione, con minacce di morte, è avvenuta ieri pomeriggio davanti alla scuola elementare nel centro di Artena

Ancora una volta un’aggressione ad Artena. Ieri pomeriggio, davanti alla scuola elementare, un’agente della polizia locale è stata aggredita e minacciata. I fatti sono accaduti verso le 16.15, quando il tratto di strada davanti all’entrata della scuola è, di norma, chiuso al traffico.

Una donna avrebbe voluto invece passare con la macchina. Sarebbe scesa dall’automobile, avrebbe minacciato la vigilessa e avrebbe anche tentato di spintonarla. La lite è andata avanti per qualche minuto.

Ad un certo punto un ufficiale dei carabinieri, che era lì per motivi personali, è intervenuto per chiedere alla donna i documenti. La vicenda è finita quando è arrivata anche una pattuglia dei militari dell’Arma. I carabinieri starebbero quindi procedendo con le indagini su questa nuova aggressione, dopo quella avvenuta lunedì scorso nella stessa zona per fatti completamente diversi.

Una situazione difficile

La situazione davanti alla scuola elementare di Artena è da mesi frutto di astio e malcontento. La gente del posto non capisce come sia possibile chiudere una strada per far parcheggiare i pulmini quando la scuola ha un cortile interno molto spazioso. La decisione di procedere in questo modo è stata presa dall’amministrazione comunale. Ma la polizia locale fa da parafulmine verso i cittadini per far rispettare le decisioni prese dal Comune.

Aggiornamento – La donna identificata: “Ho sbagliato ma mi sono sentita aggredita”

La vicenda ci è stata raccontata anche dall’interessata, che ha un’altra visione della situazione. Ecco quanto racconta, precisando comunque di non giustificare il proprio comportamento. “Quando sono arrivata sul posto – racconta – non c’era la transenna e nel momento in cui volevo parcheggiare sulla una strada vicina la vigilessa mi ha detto di andare via perché anche senza transenna non potevo passare. Mi sono sentita aggredita e offesa e quindi ho reagito, chiedendo che facesse le sanzioni anche ad altre macchine”.

Effettivamente – continua a raccontare la donna – ha tentato di prendere le targhe di altre macchine facendo anche una multa. Sono quindi andata a parcheggiare altrove e quando sono tornata mi hanno chiesto i documenti e mi hanno fatto la multa. Riconosco di aver sbagliato ma credo che come noi ci dobbiamo comportare con rispetto verso le forze di polizia anche loro devono fare altrettanto”.

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