Vaccini AstraZeneca sospesi temporaneamente. Attese più lunghe dai medici di base

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha sospeso in via precauzionale tutti i vaccini AstraZeneca e si fermano anche le vaccinazioni dai medici di base. La società farmaceutica britannica: “Su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi”. E Oxford conferma. I medici del nostro territorio: “Chi ha fatto il vaccino sta bene”

È di oggi la notizia che tutti i vaccini Astrazeneca sono stati sospesi. La decisione presa in via precauzionale e temporanea è dell’Aifa (leggi qui il comunicato). La consegna dei vaccini ai medici di base è stata dunque sospesa anche dalle nostre parti, dopo che le dosi disponibili già nei giorni passati si erano ridotte.

La decisione Aifa arriva temporalmente dopo che la Procura di Biella ha aperto un’indagine su un decesso avvenuto in Piemonte, verificatosi temporalmente dopo la somministrazione di un vaccino. Sulle cause della morte non si hanno però notizie certe: si attende il risultato dell’autopsia. I medici di base della nostra zona fanno comunque sapere che coloro che hanno fatto i vaccini AstraZeneca “stanno tutti bene”.

A questo punto le migliaia di persone che si erano prenotate presso gli studi medici dovranno attendere, oltre alla disponibilità del vaccino, le decisioni sull’utilizzo del preparato e le eventuali diverse modalità per fare il richiamo. Secondo alcune comunicazioni, anche a causa della riduzione delle dosi disponibili, nella Asl Roma 5 lo stop potrebbe durare per tutto il mese di marzo.

La Regione Lazio convoca l’Unità di Crisi: campagna vaccinale a rischio

“E’ stata convocata d’urgenza l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio per affrontare la situazione venutasi a creare con la sospensione precauzionale del vaccino Astrazeneca da parte di AIFA”. A dichiararlo è l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “In questo modo – prosegue D’Amato – si bloccano a Roma e nel Lazio 35 hub vaccinali tra i quali La Nuvola e l’Aeroporto di Fiumicino e oltre 2 mila medici di medicina generale. Seguiremo attentamente gli ulteriori approfondimenti in corso, auspichiamo una rapida ed inequivocabile definizione da parte di AIFA, altrimenti questo potrebbe rappresentare un danno enorme ed irrecuperabile alla campagna vaccinale in corso, poiché il vaccino Astrazeneca è quello maggiormente opzionato in base agli accordi preliminari sottoscritti dalla Commissione europea. Sono state bloccate con effetto immediato tutte le prenotazioni fino a nuova indicazione da parte di AIFA e coloro che si sono già prenotati verranno riprogrammati dopo gli approfondimenti di AIFA. Siamo in attesa che AIFA dia indicazioni per chi ha già effettuato la somministrazione della prima dose”.

Le comunicazioni dell’Aifa sul vaccino AstraZeneca

L’Agenzia Italiana del Farmaco ieri aveva parlato di “ingiustificato allarme sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca”. “I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca – si legge nella nota dell’Aifa di ieri – hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato. AIFA sottolinea che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con EMA, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione. AIFA rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale in corso”.

Oggi l’Aifa ha fatto sapere che la sospensione del vaccino è avvenuta “in attesa dei pronunciamenti dell’EMA” e “in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei”. “Ulteriori approfondimenti – scrive l’Agenzia – sono attualmente in corso. L’AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione“. “AIFA renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile – conclude l’Agenzia -, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.

AstraZeneca: “Su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda

L’11 marzo scorso la stessa AstraZeneca con un comunicato ufficiale ha fatto sapere quanto segue: “A seguito della recente segnalazione di alcuni eventi avversi gravi segnalati in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino AstraZeneca contro Covid-19, l’Azienda sta collaborando con le Autorità sanitarie e regolatorie che stanno procedendo agli accertamenti necessari.”

“Da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni – ha aggiunto – non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca contro COVID-19. Il numero di questi eventi osservati è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale”.

“AstraZeneca intende inoltre precisare – ha concluso la società – che dagli accertamenti di qualità internamente effettuati, non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione e di questo sono state prontamente informate le Autorità competenti”.

Le affermazioni della società britannica confermate dall’Università di Oxford

Dalla Gran Bretagna rassicurano che non vi è “un aumento di casi di trombi sanguigni” con il vaccino AstraZeneca. A dirlo è il prof. Andrew Pollard dell’Università di Oxford, intervenuto alla BBC. Nel Regno Unito sono oltre 11 milioni le persone vaccinate con AstraZeneca.

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

Contatta La Tribuna
Exit mobile version