Coronavirus, i Sindaci alla Asl Roma 5: “Dopo 8 mesi per prepararsi ciò non è accettabile”

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Secondo la nota di Pierluigi Sanna, i sindaci sono “fortemente preoccupati” e ribadiscono “l’assoluta necessità di un intervento da parte della Asl Roma 5 prima che la situazione, ogni giorno più preoccupante, sfugga definitivamente dal nostro controllo”

C’è uno scontro in corso tra Sindaci e Asl Roma 5 sulla gestione dell’epidemia da coronavirus. O meglio, lo scontro è sulla non tempestiva comunicazione dei dati ai Comuni. Come aveva anticipato il sindaco di Artena, Felicetto Angelini, “i dati comunicati sono vecchi” e ciò è stato al centro di una riunione in videoconferenza tra il Direttore Generale della Asl Roma 5, Giulio Santonocito, e i proprio i Sindaci del Distretto di Colleferro. Tutto ciò accade mentre la Asl Roma 5 sospende i ricoveri programmati nei poli ospedalieri di sua competenza.

Ieri sera, qualche ora di temporeggiamento, da Colleferro è arrivata una nota che sferra un duro colpo all’Azienda Sanitaria Locale. A nostro giudizio inoltre – si legge nel comunicato diramato dal Sindaco di Colleferro, che sembra parlare a nome di tutti – la mancanza di comunicazioni tempestive e chiare da parte delle autorità competenti rappresenta un’anomalia che di fatto sta esponendo le nostre comunità ad elevato rischio di contagio. Sono passati quasi 8 mesi dall’inizio dell’epidemia – chiosa la nota –, la Asl Roma 5 ha avuto il tempo per prepararsi e tutto questo non è accettabile“.

La nota del Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna

Ieri mattina [martedì ndr] abbiamo incontrato in videoconferenza il Direttore Generale della Asl Roma 5 Giulio Santonocito per sottoporre alla sua attenzione le criticità che stiamo riscontrando noi sindaci nella gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19. In particolare abbiamo chiesto un intervento immediato per garantire un flusso più rapido nella trasmissione delle informazioni relative alle persone positive, in isolamento e in quarantena che, attualmente, vengono notificate a noi sindaci con notevole ritardo.

I ritardi non ci mettono nelle condizioni di intervenire tempestivamente per monitorare l’andamento della curva epidemiologica sui nostri comuni. Come pure di attivare le procedure straordinarie per la raccolta dei rifiuti speciali in sicurezza, di effettuare la sorveglianza attiva dei soggetti in isolamento e circoscrivere la nascita di eventuali focolai.

A nostro giudizio inoltre la mancanza di comunicazioni tempestive e chiare da parte delle autorità competenti rappresenta un’anomalia che di fatto sta esponendo le nostre comunità ad elevato rischio di contagio. Come massime autorità sanitarie locali prima ancora che come primi cittadini siamo fortemente preoccupati e ribadiamo l’assoluta necessità di un intervento da parte della Asl Roma 5 prima che la situazione, ogni giorno più preoccupante, sfugga definitivamente dal nostro controllo. Sono passati quasi 8 mesi dall’inizio dell’epidemia, la Asl Roma 5 ha avuto il tempo per prepararsi e tutto questo non è accettabile.

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