Funerale a Colleferro. Roberto Testa? “Una persona speciale”

L’ultimo saluto a Roberto Testa, il giovane ingegnere deceduto dopo un’escursione sulla Majella, si terrà domani a Colleferro

“Una persona speciale con animo buono e gentile”. Con chiunque si parli, la descrizione di Roberto Testa è sempre la stessa. La morte dell’ingegnere di Colleferro avvenuta domenica mattina ha colpito tutti. Il trentaquattrenne è rimasto vittima di una scivolata sul ghiaccio e delle temperature fredde della Majella. Domani Colleferro gli rivolgerà l’ultimo saluto.

L’assurda fine di Roberto è stata per tutti un fulmine a ciel sereno. Era un esperto di trekking e amava lo sport. Si era laureato nel 2015 a “La Sapienza” e lavorava nella divisione “Elicotteri” della Leonardo di Frosinone. Ma era anche una persona molto impegnata nel sociale e nel volontariato.

Dal 2005 era un volontario dell’associazione Crescendo Insieme di Colleferro, che si occupa delle persone con sindrome di Down. Non appena poteva impiegava il suo tempo nell’associazione, collaborando in tutte le attività sociali.

In venti anni di attività di Crescendo Insieme non c’è stato spettacolo, evento, raccolta fondi e iniziativa in cui non abbia dato il suo contributo. Anche quando si è trasferito qualche anno fa per un periodo nel Nord Italia per lavoro, in un modo o nell’altro ha fatto sentire la sua presenza a sostegno dell’associazione.

Era del 1988 e da bambino fece il chierichetto nella parrocchia di San Bruno, insieme all’attuale sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna, che domenica ha espresso pubblicamente il profondo cordoglio per la sua scomparsa a seguito dell’incidente sulla Majella. Roberto Testa poi frequentò il “Cannizzaro”, quindi l’università e infine il mondo del lavoro e del volontariato. Tutti lo ricordano come “una persona speciale”, “bello e intelligente”, “un ragazzo d’oro”. A lui la città darà l’ultimo saluto domani alle ore 15 nella chiesa di Santa Barbara.

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