La Befana? Per i bambini del “Gemelli” di Roma è scesa dal tetto – FOTO

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Gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio e l’AGOP Onlus hanno regalato momenti magici ai bambini del “Gemelli” di Roma

Di solito la Befana vien di notte e non si fa vedere da nessuno. I bambini trovano soltanto i doni nelle calze. E invece stamattina i bambini ricoverati nel reparto pediatrico oncologico del “Gemelli” di Roma l’hanno vista scendere dal tetto, davanti le loro finestre, per portare i doni dell’Epifania.

Cinque operatori del Soccorso Alpino e Speleologico del Lazio si sono calati dal tetto del policlinico di Roma per dare un po’ felicità ai piccoli pazienti ricoverati. Le cinque Befane sono scese dal tetto utilizzando le tecniche alpine e speleologiche. Vestite di tutto punto, a cavallo della scopa, si sono fatte vedere dai bambini dalla finestra, augurando loro un buon 2021.

Se all’emozione e agli “effetti speciali” ci hanno pensato gli esperti alpinisti e speleologi, la distribuzione dei doni è avvenuta a cura dell’AGOP Onlus. L’associazione ha preso le calze lasciate dalle Befane e le ha portate ai bambini, nel rispetto delle precauzioni anti-covid. Così l’Epifania è stata una giornata con un po’ di buonumore e un tocco di magia anche per i piccoli pazienti del “Gemelli”.

A Natale servizio simile all’Umberto I

Prima di impersonare le Befane al “Gemelli”, il Soccorso Alpino e Speleologico aveva fatto la stessa cosa a Natale. Gli operatori si erano infatti calati dal tetto dell'”Umberto I” di Roma vestiti da Babbo Natale. «Anche quest’anno siamo orgogliosi di essere stati al servizio dei piccoli ospiti del Policlinico Umberto I di Roma», ha affermato in quell’occasione il presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Roberto Carminucci. «In un momento storico difficile come questo – ha aggiunto -, speriamo di aver portato un po’ di stupore e gioia ai bambini e alle bambine che passeranno il Natale in ospedale».

«Questo straordinario spettacolo acrobatico ‘rischia’ di diventare l’appuntamento dell’anno di cui con gioia possono godere i giovanissimi pazienti che per ragioni di salute sono ricoverati nella nostra struttura», ha dichiarato il Direttore sanitario dell’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “Umberto I” di Roma, Alberto Deales. «Siamo grati ai volontari che ci danno una mano – ha dichiarato il direttore – donando questi momenti di letizia e distrazione in un tempo in cui la pandemia ci fa capire ancora meglio quanto anche la solidarietà sia importante per migliorare la qualità di vita delle persone malate»

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