Gli avvocati del Tribunale di Velletri proclamano lo stato di agitazione

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Continua la lotta degli avvocati di Velletri, che in assemblea deliberano lo stato d’agitazione e di scrivere al Ministero e al CSM

Stamattina l’assemblea dell’Ordine degli avvocati del Tribunale di Velletri ha proclamato lo stato di agitazione. La decisione è stata votata al termine dell’assemblea che si è tenuta presso il chiostro della Casa delle Culture e della Musica di Velletri. Nell’edificio comunale gli avvocati si sono riuniti per discutere della situazione in cui si trovano a lavorare nel Tribunale di Velletri a seguito delle misure anti-covid, che hanno già generato una manifestazione pubblica.

Durante la dibattuta assemblea si sono anche ad ipotizzate misure drastiche come la verifica dell’ipotesi di interruzione di pubblico servizio rispetto alla disciplina dell’apertura delle cancellerie. Alla fine del dibattito l’assemblea sovrana ha approvato tre delibere. La prima riguarda lo stato di agitazione fino a revoca. La seconda delibera riguarda l’effettiva celebrazione di tutte le udienze sin da subito con scaglionamento ad horas e la riapertura delle cancellerie dalle 9 alle 12. La terza riguarda una comunicazione al Ministero della Giustizia e al CSM. Le tre delibere sono nate in seno all’assemblea al termine del dibattito e sono state approvate con il voto positivo di quasi tutti i presenti. Gli atti andranno formalizzati dal Consiglio dell’Ordine che a questo punto è chiamato ad eseguire la volontà assembleare.

Mi complimento per il numero di colleghi venuti in assemblea – ha commentato il Presidente del COA di Velletri, avv. Lia Simonetti – e per le argomentazioni e le questioni poste dagli iscritti in ordine all’attività professionale. È mio, nostro, dovere rendere esecutive le intenzioni votate dall’assemblea degli avvocati. Sottolineo il notevole disagio non soltanto economico ma anche professionale dell’intera categoria degli avvocati del Foro di Velletri, oltre 1680, in un momento di particolare sofferenza esistenziale dell’intera società. Decidono, decidiamo infatti di assumerci in prima persona tutte le responsabilità per progettare l’Avvocatura futura”.

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