Perché la crisi di Artena è nera e il Commissario è più vicino

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Le dimissioni delle due consigliere di maggioranza ad Artena pianta una grana di difficile soluzione alla maggioranza, che difficilmente potrà sostituire le due consigliere in tempo o approvare la vendita della farmacia

La Giunta di Artena è in crisi nera. Le dimissioni delle Consigliere Alessandra Bucci e Emiliana Saucelli (leggi qui l’articolo) piantano una “grana” molto difficile per la maggioranza. L’amministrazione comunale retta dal vice sindaco Loris Talone, che continua a non rilasciare dichiarazioni, si teneva infatti sul filo di lana. Con 9 voti in consiglio, superava le minoranze solo di due consiglieri. Ora la maggioranza è a quota 7 voti contro, come le opposizioni. In questa situazione la sostituzione delle consigliere dimesse è ardua.

Il difficile numero legale in Consiglio

Il regolamento del consiglio comunale prevede infatti che “per tutte le questioni attinenti alla composizione del Consiglio Comunale, decadenza, surroga, ecc., la maggioranza necessaria è sempre la metà più uno dei consiglieri assegnati sia in prima che in seconda convocazione”. Questo vuol dire che il numero di consiglieri presenti per la surroga dei dimessi, sia in prima che in seconda convocazione, deve essere di 9. In ciò la legge dà ampia autonomia ai regolamenti dei comunali. Il Tuel all’art. 38 stabilisce infatti:

Il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta, che prevede, in particolare, le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte. Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia

Applicando la legge, il Consiglio comunale di Artena ha dunque stabilito che in caso di surroga il numero legale è pari a 9 consiglieri. Un numero irraggiungibile dall’attuale maggioranza perché per il sindaco Angelini e il Consigliere Pecorari vige ancora il divieto di recarsi in Comune, in forza del quale non possono esercitare il loro ruolo. Ciò significa che, almeno in tempi brevi, la surroga delle dimissionarie non sarà possibile senza la presenza delle opposizioni. Che si guardano bene dal dare questa possibilità agli amministratori.

Il commissariamento del Comune di Artena è più vicino

Se le cose stanno così, rimanere in carica rimane arduo e il commissariamento si avvicina. Pende infatti sul Consiglio comunale la scure della Prefettura, che ha dato l’ultimatum all’approvazione del bilancio. Il preventivo va infatti approvato dal Consiglio comunale entro il 6 settembre (leggi qui l’articolo). Ma stando così le cose l’impresa diventa sempre più difficile e la gestione commissariale più facile. Tra l’altro, nel caso, si tratterebbe di un commissariamento lungo, perché il “treno” del voto a ottobre la maggioranza l’ha perso quando ha deciso di non dimettersi a febbraio.

La questione della farmacia

Pure la vendita della farmacia comunale pare più difficile. La legge stabilisce che il Consiglio comunale sostituisca i consiglieri dimissionari entro dieci giorni ma non dice che la surroga deve avvenire come primo atto. In linea di principio, quindi, giovedì il consiglio potrebbe tenersi in seconda convocazione anche solo con la presenza della minoranza. Ma stando così le cose, sarebbe assurdo pensare che la delibera di vendita abbia qualche possibilità di essere approvata.

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