Artena, sul bilancio del Comune aleggia l’ipotesi “predissesto”

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Il Commissario deve chiudere il bilancio preventivo del Comune di Artena entro la fine del mese

Sono giorni duri per il Comune di Artena. L’ente ha molti creditori da pagare e molti crediti da incassare. Ci sono impegni di spesa risalenti a svariati anni fa che non vengono onorati e somme importanti da incassare. Con l’ultimo rendiconto, che ha individuato altri milioni di euro da mettere da parte, si fa sempre più difficile chiudere il bilancio preventivo.

La scadenza per approvare il documento previsionale è il 31 luglio prossimo. Entro quel giorno il Consiglio comunale dovrà approvare i documenti che dicono in che modo il Commissario farà fronte alla situazione che ha trovato ad Artena. La questione non è astratta ma molto concreta: si tratterà di dire come e quando pagare i creditori (basti pensare ai dipendenti della ditta degli scuolabus) e come garantire i servizi.

Un’ipotesi si starebbe facendo strada: quella del predissesto. Si tratta di una procedura che comporterebbe l’attivazione di un piano di riequilibrio per cercare di evitare l’arrivo, qualora le cose peggiorassero ancora, di una commissione ministeriale. Cosa prevederebbe questa procedura?

Le conseguenze del predissesto

Dopo la delibera di Consiglio, nel caso di predissesto, è prevista la presentazione di un piano di riequilibrio pluriennale all’esame della Corte dei conti, che ne seguirebbe l’attuazione. Il piano comporterebbe l’innalzamento – laddove possibile – di aliquote e tariffe alla percentuale massima e la netta contrazione della spesa. Dall’altra parte ci sono anche aspetti positivi per il Comune: le ingiunzioni dei creditori saranno bloccate e l’ente potrebbe accedere a fondi statali. L’obiettivo sarebbe uno solo: pagare tutti i debitori.

L’alternativa difficile da realizzare

Quella del predissesto, comunque, è ancora solo un’ipotesi. C’è un’alternativa? Bisognerebbe trovare in tempi brevissimi il modo di incassare di più dalle tasse e non solo. Sarebbe ulteriormente necessario diminuire le spese. Ma soprattutto sarebbe indispensabile trovare nuovi canali di entrate.

Sul punto, tuttavia, non pare sia pronta una programmazione urbanistica o progettuale in grado di generare uno sviluppo tale da portare nuovi incassi strutturali. Di aree artigianali, di comunità energetiche o di altri investimenti concreti, infatti, non si parla da anni.

L’anno scorso la difficile situazione fu “tamponata” con un bilancio preventivo approvato nell’ultima parte dell’anno tra le contestazioni. Quel bilancio conteneva una previsione di sanzioni stradali e di incassi da parcheggi che non si sono realizzate. Successivamente gli atti sono stati sequestrati dalla magistratura. Difficile pensare che quest’anno possano essere applicate soluzioni simili.

Anche Montelanico in condizioni simili

Nel panorama dei Monti Lepini Artena non è sola in queste condizioni. Il piccolo comune di Montelanico si trova in una situazione non dissimile. Anche lì l’amministrazione, che si è insediata un anno fa, ha trovato condizioni di bilancio molto difficili. Ci sono da pagare i debiti lasciati e per questo la Giunta starebbe studiando la strada del piano di riequilibrio pluriennale.

Metti "Mi piace" per rimanere aggiornato

Non perderti nemmeno una notizia Seguici su Google News

Contatta La Tribuna
Exit mobile version