Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)
Quest’anno non ci sarà la processione della Madonna delle Grazie e il parroco di Santo Stefano e Santa Croce ha proposto alle confraternite di usare diversamente le risorse destinate ai Cristi Infiorati
La processione della Madonna delle Grazie di Artena è famosa in tutto il mondo anche grazie ai Cristi Infiorati. Le composizioni floreali su dei palchi che adornano i Cristi vengono fatti dalle Confraternite e portati in processione in tutte le strade della città. L’arte degli infioratori nel tempo ha varcato i confini comunali e regionali, suscitando ammirazione in tante processioni italiane.
Quest’anno la processione della Madonna delle Grazie però non si farà. E anche i Cristi non potranno sfilare. Ecco perché il parroco delle Parrocchie di Santo Stefano e Santa Croce, Don Antonio Galati, ha lasciato libertà alle Confraternite pur proponendo loro di devolvere ad opere di carità il denaro che avrebbero speso. Se proprio vanno spesi dei soldi – ha argomentato Don Antonio in un messaggio alle confraternite – credo che “la Madonna sia più contenta che vengano spesi in maniere “più utili””.
Quindi la proposta: “Perché, per esempio, i soldi che si devono spendere per fiorire i “Cristi” non possono essere devoluti ad opere di carità? Alla protezione civile? A qualche ospedale impegnato nella ricerca per le cure o il vaccino? Comprare dei viveri per la caritas? Fare direttamente la spesa a qualche famiglia che conoscete e che ne ha bisogno (e che forse appartiene pure a qualcuna delle vostre confraternite)?”
Così, pur non volendo imporre la sua volontà, il parroco ha dato la sua indicazione in tempi in cui sono vietati assembramenti e in cui la processione non si potrà fare. Intanto si avvicina il momento della venerazione della Madonna delle Grazie, che sarà possibile in piccoli gruppi secondo un preciso calendario.
