Artena, pugno duro del Prefetto: possibile scioglimento per gravi violazione di legge

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La lettera del Prefetto di Roma prospetta lo scioglimento del Consiglio comunale di Artena se entro lunedì il rendiconto non sarà approvato regolarmente

L’Amministrazione di Artena ha tempo fino a lunedì per avere un rendiconto 2020 approvato in linea con la legge. Dice questo la lettera del Prefetto di Roma arrivata al Comune di Artena lunedì. Una lettera che i Consiglieri comunali di opposizione hanno chiesto da giorni e che è stata data loro oggi. Una lettera ben più dura di quel che aveva prospettato il vice sindaco Loris Talone nelle sue ultime dichiarazioni. E secondo la quale in Prefettura è arrivata una relazione che afferma che lunedì della settimana scorsa i Consiglieri comunali di opposizione avrebbero votato contro il bilancio. Quando è stato chiaro che i Consiglieri non solo non hanno votato ma hanno dichiarato di non partecipare al voto.

Insomma, di fronte a tutto ciò, il Prefetto di Roma ha deciso di usare tutte le sue prerogative per far rispettare le regole alla maggioranza che governa Artena. Addirittura, lo scioglimento del Consiglio comunale potrebbe avvenire non per mancata approvazione del bilancio ma per gravi violazioni di legge. E la grave violazione di legge sarebbe proprio il voto in Consiglio comunale del vice sindaco esterno. Un voto contestato da tutti e difeso soltanto dalla maggioranza. Un voto che avrebbe irritato il Prefetto in persona.

Come ha dichiarato nei giorni scorsi Erminio Latini, la Prefettura aveva infatti già scritto ad aprile al Comune che il vice sindaco non avrebbe potuto votare. La cosa sarebbe confermata anche nella lettera del Prefetto di questi giorni. Ma la maggioranza la settimana scorsa ha deciso di non uniformarsi a quella conoscenza assodata, supportata anche da un parere del Consiglio di Stato. Così il Prefetto avrebbe dato all’Amministrazione tempo fino a lunedì per riportare il rendiconto in Consiglio e votarlo secondo la legge. Poi la soluzione sarà definitiva: lo scioglimento del Consiglio e l’arrivo del commissario. Una soluzione che non sarebbe stata così dura nemmeno se nessuno avesse firmato il rendiconto. In quel caso, infatti, sarebbe arrivato un Commissario soltanto per predisporre gli atti da portare in Giunta e in Consiglio. Ma l’insistenza della maggioranza nel far votare il vice sindaco ha portato al “pugno duro” del Prefetto.

Silvia Carocci: “È gravissimo, siamo alla frutta”

Come accennavamo, la lettera prefettizia afferma che secondo la relazione della segretaria comunale il rendiconto sarebbe stato approvato con otto voti a favore e sette contrari. Nella ricevuta data ai Consiglieri di opposizione la stessa segretaria afferma che una sua dichiarazione riportata nella lettera è errata e per questo ha “prontamente notiziato la Prefettura di tale errore”.

Dall’opposizione, a cui abbiamo chiesto un commento, attaccano l’amministrazione. “È da lunedì mattina che stiamo cercando di prendere visione di questa nota – afferma Silvia Carocci – e ci viene negata. Ieri abbiamo fatto l’ennesimo esposto in Prefettura. Ora si capiscono le ragioni di tutto questo “mistero”. La Prefettura ha chiaramente detto che il voto di lunedì non è valido. Cosa gravissima è che dalla relazione della segretaria comunale inviata alla Prefettura emerge che i consiglieri di minoranza hanno espresso voto contrario in quel Consiglio di lunedì, cosa mai avvenuta”.

Faremo ovviamente una denuncia perché è un falso. I fatti e i documenti ufficiali continuano a smentire le dichiarazioni del Vicesindaco assessore esterno e del Segretario Comunale. Ormai siamo alla frutta e pur di restare ancorati al potere questi amministratori stanno dimostrando che sono disposti a tutto. Mi chiedo ma per quali interessi? Non certo per quelli degli artenesi”.

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