Artena, maxi operazione per evasione: indagine collegata con la Calabria

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Un giro di fatture false avrebbe nascosto al Fisco 31 milioni di euro. L’indagine della Finanza di Colleferro si interseca ad Artena con un’operazione della DDA di Catanzaro, diretta dal magistrato Nicola Gratteri, che ha portato a indagati “eccellenti”

Le indagini della Guardia di Finanza di Colleferro e quelle della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro si sono incontrate ad Artena. A finire sotto la lente della Finanza per un “vorticoso giro di fatture false” ci sono diverse società. Secondo quanto riporta una nota del Comando Provinciale della Finanza, quel giro di fatture serviva a “consentire a una nota società di Artena un’ingente evasione fiscale”. Dice la nota:

Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Colleferro hanno permesso di individuare cinque società “cartiere”, prive di qualsivoglia struttura operativa e dedite all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, già emerse nel corso di una concomitante indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei confronti di un’associazione mafiosa con base a Catanzaro e proiezioni in tutta Italia.

La sinergia tra le Procure della Repubblica di Catanzaro e di Velletri ha permesso alla Guardia di Finanza di acquisire elementi utili da cui risalire all’occultamento al Fisco di circa 22,5 milioni di euro di ricavi e all’evasione dell’IVA per 8,5 milioni di euro, relativamente agli anni d’imposta dal 2017 al 2020.

Otto persone dovranno rispondere dei reati di dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, nonché di emissione e utilizzo di fatture fittizie. L’ammontare delle imposte evase è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria di Catanzaro che ha proceduto al sequestro preventivo di beni immobili e mobili del valore di oltre 20 milioni di euro, ai fini della confisca “per equivalente”.

L’evasione ad Artena e il collegamento con la Calabria

È la seconda volta in pochi mesi che Artena è al centro di un’indagine per maxi evasione: l’ultima volta si è trattato di un forno. Ma stavolta c’è di più. Perché, come detto, l’indagine di Colleferro si interseca con quella dell’Antimafia di Catanzaro. Quest’ultima riguarda 85 persone. Due indagini diverse con ipotesi di reato diverse. Quella di Catanzaro, in particolare, ha riguardato anche un esponente politico nazionale.

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