Artena, i lavoratori del Comune si appellano al Prefetto di Roma

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I sindacati dei lavoratori del Comune di Artena proclamano lo stato di agitazione. In una lettera definiscono “gravissima” la “situazione di difficoltà nelle relazioni sindacali, giunte pressoché alla paralisi anche a seguito delle vicende giudiziarie”

I lavoratori del Comune di Artena si appellano al Prefetto di Roma. La Cgil, Cisl e la Rsu comunale hanno dichiarato ieri lo stato di agitazione “confidando nell’intervento del Prefetto”. La lettera è firmata dal Fabrizio Samorè (Cigl Fp), Giancarlo Cosentino (Cisl Fp) e da Vittorio Aimati (della Rappresentanza Sindacale Unitaria dei dipendenti comunali). La rivendicazione dei dipendenti riguarda la violazione del contratto collettivo nazionale dei lavoratori degli enti locali e la mancata:

  • liquidazione della performance individuale e collettiva per l’anno 2019;
  • sottoscrizione del contratto decentrato integrativo parte normativa;
  • sottoscrizione del contratto decentrato integrativo parte economica 2020;
  • adozione della delibera di giunta comunale quale atto unilaterale sostitutivo del mancato accordo sull’utilizzo delle risorse decentrate anno 2020, ai sensi dell’art. 40. c.3 ter del dlgs. n. 165/2001;
  • adozione della determinazione della costituzione del fondo delle risorse decentrate anno 2021 ai sensi dell’art. 67 del CCNL

Dunque rivendicazioni economiche, e non solo, fanno infuriare i dipendenti del Comune. Quello che chiedono è la “cessazione delle suddette discrasie inerenti la gestione amministrativa del personale”. Chiedono inoltre “il ripristino delle corrette relazioni sindacali”. E ricordano “che dal 2020 ad oggi le organizzazioni sindacali e le R.s.u. sono senza attività di confronto e contrattazione da parte dell’amministrazione per il fondo del personale, progressioni economiche, premio performance e altri istituti”.

I sindacati parlano infine di “situazioni che potrebbero sfociare in una astensione dal lavoro” e definiscono “gravissima” la “situazione di difficoltà nelle relazioni sindacali” . Queste ultime sarebbero “giunte pressoché alla paralisi, anche a seguito delle vicende giudiziarie che hanno interessato l’Amministrazione comunale”.

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