Artena, due farmacie in vendita all’asta. E il Comune perde al Tar contro la curatela

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Le farmacie private di via Fleming e di piazza Ginepro Cocchi ad Artena sono in vendita: l’asta giudiziaria si terrà il 29 ottobre prossimo

Ci sono due farmacie che ad Artena vanno all’asta. Si tratta degli esercizi, da tempo chiusi, che erano gestiti dalla società Farmacie Artena sas. La società era controllata dal gruppo Farmaca, dichiarato fallito dal Tribunale di Milano. Le farmacie all’asta (cioè le licenze e le attrezzature) sono dunque quelle che erano attive in piazza Ginepro Cocchi e in via Fleming. Nei locali in cui era attiva quest’ultima, in particolare, si è poi insediato il Dispensario Farmaceutico, che nulla ha a che fare con il fallimento.

L’asta in questione si terrà il 29 ottobre prossimo mediante procedura competitiva telematica sincrona (piattaforma www.fallcoaste.it) e prevede la vendita dell’azienda in due lotti, corrispondenti alle due farmacie. Per la farmacia precedentemente in via Fleming l’importo minimo a base d’asta è di 3 milioni di euro. 600 mila euro, invece, per quella di piazza Cocchi. Per entrambe, gli offerenti dovranno presentare le proposte entro il 28 ottobre prossimo.

Lo scontro al Tar perso dal Comune di Artena contro la curatela fallimentare

Che le due farmacie fossero in vendita lo apprendiamo da un comunicato stampa firmato dal legale del fallimento Farmacia Artena sas. Da quel comunicato stampa si apprende anche che tra curatela fallimentare e Comune di Artena era in corso uno scontro al Tar. Uno scontro che riguarda la farmacia di piazza Ginepro Cocchi. Ecco cosa dice il comunicato del legale del fallimento:

Il Tar del Lazio, con sentenza del 13 ottobre 2021, ha annullato il provvedimento del Vice Sindaco di Artena Sig. Loris Talone che, il 1 settembre 2021, aveva improvvisamente dichiarato la decadenza dalla titolarità della sede farmaceutica in Piazza G. Cocchi n. 3. Come è noto, la Farmacia Artena sas, titolare delle due licenze farmaceutiche di Artena (Via Fleming e Piazza Cocchi) è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Velletri nel gennaio 2021.

Il Curatore Fallimentare si è immediatamente attivato per bandire la gara per la vendita delle aziende farmaceutiche, così da ristabilire finalmente il corretto servizio farmaceutico al servizio della Città di Artena. In tal senso è stata bandita la gara che si terrà il 29 ottobre 2021. Il Vice Sindaco, a gara bandita e senza alcun contatto con gli Organi Fallimentari, aveva ritenuto di emettere il provvedimento di decadenza della licenza, gravemente lesivo degli interessi dei creditori del Fallimento.

Lo stesso Comune di Artena, del resto, vanta un credito nei confronti del Fallimento di oltre 100.000 euro e pertanto dovrebbe avere tutto l’interesse al buon esito della procedura fallimentare, così da poter incassare il suo credito. Con l’annullamento del TAR del provvedimento emesso dal Vice Sindaco Sig. Loris Talone, la gara per la aggiudicazione delle due farmacie di Artena può ora proseguire regolarmente.

La Curatela del Fallimento auspica una maggiore e più proficua collaborazione da parte dei rappresentanti del Comune di Artena, così da poter restituire al più presto il normale servizio farmaceutico a favore della cittadinanza.
Il legale del fallimento Farmacia Artena Sas
Avv. Paolo Leopardi

Le motivazioni della sentenza che ha condannato il Comune a pagare le spese

Dalla nota si apprende dunque che il primo settembre scorso l’amministrazione comunale aveva dichiarato decaduta la licenza della farmacia di piazza Ginepro Cocchi. Il tribunale amministrativo regionale ha però annullato l’atto del vice sindaco. Il motivo? A giudizio del Tar, il Comune ha sbagliato procedura. Il vice sindaco aveva infatti dichiarato la decadenza senza una preventiva contestazione del comportamento della proprietà e senza l’assegnazione di termini per formulare le deduzioni. Si legge infatti nella sentenza pubblicata oggi:

nel caso in questione il Sindaco del Comune di Artena, dopo aver appreso alla fine del 2019 dalle risultanze delle ispezioni effettuate dalla ASL territorialmente competente e dalla Polizia Locale che la farmacia di via G. Cocchi n. 3 era chiusa e tanto più a seguito della notifica da parte della Curatela del 17.05.2021 dei motivi della chiusura e della volontà di riattivare al più presto il servizio, è rimasto silente, non avvisando (come fatto invece in altre ipotesi, relative ad esempio alla farmacia comunale) il Fallimento della sua contrarietà alla chiusura e della eventuale valutazione negativa delle ragioni alla base di essa, con conseguente impossibilità per l’interessato di desumere da tale inerzia l’opposizione dell’Amministrazione alla chiusura e l’avvio di un procedimento di decadenza.

Insomma, il Tar ha ritenuto “fondato” il ricorso. E il Comune, che a giudizio dei giudici ha sbagliato la procedura, non solo si è visto annullare l’atto di decadenza, ma è stato pure condannato al pagamento delle spese. Si tratta di 1500 euro che graveranno sulle casse comunali.

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