Velletri, ospedale: ecco svelati gli interventi da 27 milioni di euro

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Stamattina la Asl e l’assessore regionale hanno spiegato gli interventi previsti nello studio di fattibilità per rilanciare l’ospedale di Velletri

Al teatro Artemisio stamattina è andato in scena lo studio di fattibilità da 27 milioni di euro elaborato dalla Asl Roma 6 per l’ospedale di Velletri. A presentarlo c’era il direttore generale della Asl, Narciso Mostarda, l’assessore regionale Alessio D’Amato e i sindaci di Velletri e Lariano, Pocci e Caliciotti. In funzione di osservatore, il procuratore della Repubblica di Velletri, Giancarlo D’Amato. In sala il consigliere regionale Daniele Ognibene, tanti amministratori, operatori del settore e semplici cittadini.

Diciamo subito che l’assessore D’Amato si è impegnato, bozza di delibera alla mano, a far passare in giunta regionale l’ok allo studio, con annesso contributo e delega alla Asl a procedere. Il contributo sarà da 27,028 milioni di euro che saranno “immediatamente operative perché derivanti da attivi di bilancio” (così ha detto l’assessore). A quei soldi si aggiungeranno quelli già stanziati per la camera calda e il pronto soccorso. Il progetto complessivo non dovrebbe comunque eccedere i 28 milioni di euro.

Gli interventi studiati dalla Asl Roma 6 per l’ospedale di Velletri

Quanto all’intervento, che dovrà passare per la progettazione e la gara d’appalto, prevede la realizzazione della camera calda e la quadruplicazione degli spazi del pronto soccorso più altri interventi in tutta la struttura. Il pronto soccorso in particolare, secondo Mostarda, sarà il fulcro dell’ospedale che dovrà caratterizzarsi per rispondere all’emergenza. Vi saranno diversi box per codici rossi o comunque alta gravità e 12 posti letto per la breve osservazione. I pazienti potranno essere inoltre trasferiti dal pronto soccorso alla terapia intensiva o al blocco operatorio con degli ascensori.

Al primo piano troverà posto l’area medica, al secondo piano l’area chirurgica e al terzo piano un’area medica “a bassa intensità”. Nel piano interrato la farmacia ospedaliera, il poliambulatorio e il centro prelievi. Al piano -2: spogliatoi, centrali termiche e sottoservizi. Altri interventi previsti: lo spostamento e l’ampliamento del reparto di Radiologia, lo spostamento della Cappella adiacente all’atrio, la riorganizzazione del reparto di Cardiologia con un nuovo settore di terapia intensiva, l’ampliamento del blocco operatorio con 5 sale, la realizzazione di un nuovo reparto di Endoscopia digestiva con due sale operatorie, la riorganizzazione e l’ampliamento dell’area di Chirurgia ed altri interventi.

I tempi dell’intervento

Ad oggi non si può dire quando ci sarà il taglio del nastro che inaugurerà i lavori. Dopo l’approvazione regionale dello studio di fattibilità, partirà la concertazione con professionisti, medici, pediatri e istituzioni. Seguirà la progettazione definitiva, quella esecutiva e la gara. Quindi i lavori che, secondo il direttore generale Mostarda, dureranno meno dei mille giorni che ci sono voluti per costruire da zero l’Ospedale dei Castelli. A chi ha chiesto se non era il caso di realizzare un nuovo ospedale invece che intervenire sul vecchio (come era stato ipotizzato nelle settimane scorse), il direttore generale Mostarda ha risposto che l’ospedale ha un ruolo rilevante dal punto di vista della gestione delle emergenze proprio lì dov’è.

L’invito di D’Amato a ripensare accessi e parcheggi all’ospedale e il progetto del Comune

L’assessore regionale ha invitato i molti amministratori comunali presenti a fare squadra per concretizzare l’investimento senza “scendere in polemiche politiche”. Un altro invito è andato all’amministrazione comunale di Velletri: quello di ripensare gli accessi e i parcheggi intorno all’ospedale. In proposito il sindaco di Velletri, Orlando Pocci, ha annunciato che l’Amministrazione sta presentando un progetto da 9,4 milioni di euro in relazione a un bando per la rigenerazione urbana. Con quei soldi, che potrebbero arrivare entro il 2026, il Comune intende realizzare 450 posti auto in un parcheggio multipiano “che arriverà al piano della camera mortuaria”, cioè dietro l’ospedale. L’intervento prevederà inoltre dei percorsi meccanizzati per arrivare al centro urbano, con il rifacimento di Villa Ginnetti e della piazza.

Le richieste sul punto nascita

Dalla platea, e in particolare dal consigliere regionale Righini, è arrivata la richiesta di sapere quando tornerà a Velletri il Punto nascita. L’assessore D’Amato ha detto di non avere preclusioni in tal senso ma ha anche parlato del drammatico calo demografico in corso. “Quando abbiamo iniziato ad amministrare – ha detto D’Amato – nel Lazio nascevano 53mila bambini l’anno, ore ne nascono 43mila e il trend è destinato a diminuire”. L’assessore ha quindi ricordato che la legge prescrive che, ai fini della sicurezza, i punti nascita devono registrare un certo numero di neonati ogni anno. Successivamente il direttore generale ha fatto sapere che “quando la pandemia terminerà ci siederemo in conferenza di sindaci e ridistribuiremo i servizi”.

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