Velletri, gelateria chiude un mese prima. “Aumenti insostenibili”

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La Gelateria Leonardo di Velletri ha chiuso ieri sera, un mese prima del solito. Giorgio Macca: “Rimanere aperti non conviene”

Giorgio Macca della Gelateria “Leonardo” di Velletri

“Rimanere aperti con questi aumenti non conviene”. Giorgio Macca, titolare della Gelateria artigianale “Leonardo” di viale Oberdan, a Velletri, ha deciso di chiudere un mese prima. Ha abbassato la serranda ieri sera, dopo che si è fatto due conti sui costi che l’attività deve sostenere ogni mese.

“Tra le materie prime, la corrente e tutto il resto conviene chiudere” ha commentato Macca, che si è visto recapitare bollette astronomiche. “A marzo mi è scaduto il contratto con il prezzo fisso dell’energia – ha spiegato il gelataio di Velletri – e le bollette sono passate da 1700 euro a 6000 euro. Secondo me, tra l’altro, quella della guerra è solo una scusa”.

I rincari di latte, corrente, carta e altri materiali sono diventati insostenibili. La Gelateria Leonardo non è la prima che denuncia l’insostenibilità dei costi, ma è la prima ad abbassare la serranda. Nelle settimane scorse altre bollette stratosferiche avevano già colpito gli esercenti. Dalle pizzerie ai ristoranti, dalle gelaterie ai bar, dagli agricoltori ai frantoi, i rincari stanno falcidiando le attività commerciali.

La Gelateria Leonardo di Velletri

La riduzione – se non l’azzeramento – dei profitti, si sta sommando al necessario aumento dei prezzi per coprire i costi di produzione. Ma con gli stipendi bloccati, tutto ciò non può che impoverire tutti. Con questo mix non si salverà nessuno se non ci saranno interventi decisi per ridurre le preteste delle compagnie energetiche. E non c’è solo lo Stato o l’Europa che si devono muovere. Anche i Comuni dovrebbero fare la loro attuando le norme sulle “comunità energetiche”.

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