Valmontone, Carboni vince le primarie: è il candidato presidente all’Agraria

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Grande affluenza alle elezioni primarie per la scelta del candidato presidente: Giuseppe Carboni vince, Valter De Stefano sarà capolista

Giuseppe Carboni è il candidato presidente della lista “Insieme per l’Agraria”. Ieri le primarie che si sono tenute a Valmontone hanno designato Carboni con una partecipazione oltre ogni aspettativa. Alle primarie hanno partecipato 1219 cittadini: 806 hanno votato per Carboni, 407 per lo sfidante Valter De Stefano, 6 sono le schede risultate nulle.

Le elezioni primarie hanno così sciolto il nodo della candidatura nell’ambito delle forze che non governano la città di Valmontone. Lo strumento delle primarie era stato deciso con un accordo secondo cui lo sfidante sarà il capolista. Valter De Stefano ha già detto che rispetterà l’accordo, sarà dunque il primo della lista “Insieme per l’Agraria” e, in caso di vittoria, il vice presidente.

Gli altri candidati

Carboni non è l’unico candidato alla presidenza dell’Università Agraria di Valmontone. Nel fronte cosiddetto “governativo”, cioè collegato alla maggioranza del sindaco Latini, ci sono altre due candidature. Quella di Franco Bernabei, mai ritirata ufficialmente, e quella del presidente uscente dell’Agraria Roberto Pizzuti. Quest’ultimo però da tempo è in rotta col Sindaco Latini. Potrebbe quindi prefigurarsi un’elezione con tre candidati. Ma le candidature si presenteranno ufficialmente a metà ottobre. Le elezioni sono fissate per novembre.

Perché le elezioni dell’Agraria sono importanti per Valmontone

Ci si chiederà il motivo per cui le elezioni dell’Università Agraria sono importanti per la città di Valmontone. Il motivo è che l’ente agraria gestisce centinaia di ettari di terreni gravati da uso civico. Inoltre, secondo la legge di riforma dei domini collettivi, l’ente dovrebbe gestire anche quelli attualmente gestiti dal Comune. A ciò si sommano due importanti aspetti emersi con la riforma dello statuto: il primo è che avranno diritto al voto tutti i residenti da almeno cinque anni a Valmontone; il secondo è che l’organo di amministrazione dell’Agraria si troverà ad operare in regime del tutto privatistico. Avrà quindi il compito di gestire un patrimonio di terreni enorme senza le regole della pubblica amministrazione, né il controllo amministrativo della Regione.

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