TARI, ok alle tariffe a Valmontone. “I rifiuti in strada? Colpa degli abusivi, vanno denunciati”

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Bagarre in aula durante le oltre 12 ore di Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Valmontone ha dato il via libera alle nuove tariffe TARI, al bilancio di previsione 2019 e a una transazione da 1,4 milioni di euro con un privato. Ad approvare gli atti è stata la maggioranza durante oltre 12 ore di Consiglio comunale. L’assise iniziata alle 9 del mattino si è infatti conclusa soltanto nella serata inoltrata con le opposizioni che hanno contestato l’operato della maggioranza in ogni punto, invocando una riduzione delle tasse e chiedendo maggiori investimenti per il territorio. Ma il confronto è stato anche l’occasione per un duro scontro tra le parti.

Quali sono dunque i cambiamenti per l’anno che sta arrivando? Dalla discussione è emerso che le aliquote di IMU, TASI e Addizionale Irpef (già al massimo), saranno confermate per il 2019. Quanto alla TARI la discussione sul nuovo piano finanziario e sulle nuove tariffe è stata ampia. Le bollette del prossimo anno conterranno riduzioni e aggravi a seconda della situazione particolare.

A spiegare come funzioneranno le cose è stato il dirigente dell’ufficio finanziario del Comune, il dott. Gianluca Petrassi: “Rispetto allo scorso anno il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è rimasto lo stesso – ha dichiarato il dirigente – ma sono aumentati i costi fissi e sono diminuiti quelli variabili. Con le nuove tariffe – ha proseguito – ci sarà una riduzione per chi vive in case sotto i 200 mq e un aumento per chi ha immobili più ampi”.

Matrigiani: “Il 2019 non è l’anno per abbassare le tariffe”. Attiani: “Se si chiede ai cittadini di fare dei sacrifici poi la riduzione è dovuta”

Non ci piace confermare le tariffe che sono già al massimo – ha affermato il capogruppo di maggioranza Roberto Matrigiani ma dobbiamo fare i conti con determinati impegni. Dobbiamo fare i conti con una situazione economica che non è bella e non ci dobbiamo nascondere dietro a un dito, a maggior ragione perché andiamo anche a riconoscere un debito fuori bilancio importante. Anche la Tari – aveva aggiunto Matrigiani – sarà sostanzialmente confermata perché dobbiamo mantenere i servizi: il 2019 non è l’anno in cui poter abbassare le aliquote e le tariffe”.

La gestione delle tariffe Tari non è piaciuta alle opposizioni che hanno contestato l’operato della maggioranza. Il Consigliere Bellotti ha segnalato il malfunzionamento della raccolta differenziata nel centro storico “che comporta problemi igienico-sanitari” e che con l’apposizione dei contenitori dell’umido “dovrebbe costare meno”. “Quando si chiede ai cittadini di fare sacrifici per differenziare – ha dichiarato Piero Attiani poi ci deve essere un ritorno nell’abbassamento delle tasse, come ha fatto Artena che ha ridotto la Tari del 12 percento”.

Alle opposizioni hanno risposto gli assessori Eleonora Zianna e Veronica Bernabei. La prima ha fatto presente che “il Comune ha già ridotto le bollette”, ribadendo che “quest’anno manteniamo le tariffe invariate”. La seconda ha ricordato come il costo del servizio sia passato dai 4,05 milioni della raccolta stradale ai 3,85 milioni della raccolta porta a porta.

Gentili: “Se la Tari non si riduce e c’è l’abbandono dei rifiuti, è colpa degli abusivi”. E scoppia la bagarre

Lo scontro si è fatto ancor più duro quando è intervenuto l’assessore Marco Gentili che, senza troppi giri di parole, ha puntato il dito contro gli abusivi, rei anche di buttare l’immondizia per strada. “La verità è che Valmontone è quasi principalmente edificato con abusi edilizi – ha affermato l’assessore all’Urbanistica – con case non accatastate che non si sono registrate all’ufficio tributi quando ce n’è stata la possibilità. Il vero problema sono gli immobili fantasma e quelli affittati in nero, questa è la verità su chi butta l’immondizia in giro. Se non andiamo a fare un censimento vero e proprio degli immobili abusivi e non accatastati – ha dichiarato Gentili – non riusciremo a ridurre le tariffe. Dobbiamo invece censire gli abusivi, regolarizzarne le posizioni tributarie e impegnarci a non farne crescere di nuovi”. “È vero – ha commentato Bellotti – ma ci vorrebbe un supereroe

Maria Grazia Angelucci

Le dichiarazioni di Gentili hanno acceso gli animi perché fatte durante una fase della discussione prossima al voto e c’è voluta una certa insistenza delle opposizioni per poter replicare all’assessore all’Urbanistica. “Valmontone non è un paese di abusivi – ha quindi tuonato Maria Grazia Angelucci come non è un paese di evasori. Non ci sto a farci passare come tali perché la maggior parte dei valmontonesi paga e sullo sviluppo abitativo fino ad ora non c’è mai stata una soluzione complessiva, visto che abbiamo un piano regolatore del 1989, per cui i nostri cittadini dove dovrebbero costruire la propria casa?

Non ho detto che viviamo in un mondo di delinquenti”, ha precisato Gentili, che durante il Consiglio ha invitato a “denunciare il vicino di casa che perpetra abusi, perché poi sono loro che buttano i rifiuti in giro”. “Non si può continuare con questo discorso dell’abuso di necessità: ci sono le case popolari, i canoni concordati, gli aiuti del servizio sociale e non possiamo proseguire col mettere la testa sotto la sabbia”.

La transazione da 1,4 milioni di euro, il bilancio preventivo e gli emendamenti delle opposizioni

Il Consiglio è poi proseguito, fino a tarda notte, con l’esame del complesso degli atti che fa parte del bilancio preventivo 2019. Di rilievo è stata la transazione da 1,4 milioni di euro approvata dalla maggioranza e relativa a una sentenza che vede il Comune soccombente per un caso di mancata legittimazione dell’esproprio. La transazione fissa in 1,4 milioni di euro l’importo da riconoscere ai privati vincitori della causa, purché corrisposti entro l’aprile prossimo.

Durante la discussione le opposizioni hanno proposto anche degli emendamenti. Le proposte prevedevano stanziamenti per il Consiglio dei giovani, l’abbattimento delle barriere architettoniche, borse di studio per ragazzi e il completamento del nodo di scambio ferroviario. Tra tutti è stato approvato soltanto quello sul Consiglio dei giovani, organo istituito da qualche mese. Quanto al nodo di scambio, la proposta è stata bocciata perché l’Amministrazione ha intenzione di completare l’opera con fondi regionali.

Alla fine il bilancio preventivo dell’ente è stato approvato solo dalla maggioranza. Dall’opposizione il Consigliere Maria Grazia Angelucci ha contestato l’impostazione politica dell’atto “perché non risponde alle esigenze dei valmontonesi, che vogliono sviluppo, investimenti, sicurezza, attenzione al sociale e abbassamento delle tasse”.

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