“Agraria di Valmontone? Andrò in Procura”: la vendita milionaria e l’attacco di Marian

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Il presidente dell’Arual attacca la gestione dell’Università Agraria di Valmontone annuncia che andrà in Procura. Marco Gentili chiede al sindaco Veronica Bernabei di prendere posizione

Marcello Marian, presidente dell'ARUAL

Marcello Marian, presidente dell’Associazione regionale delle Università Agrarie del Lazio (ARUAL), scende in campo per far tornare l’Agraria al voto e bloccare la “gestione” di Roberto Pizzuti. Massimo esperto di norme su usi civici e domini collettivi, Marian ha annunciato di aver chiesto udienza in Procura a Velletri per rappresentare alcune irregolarità nella gestione dell’Università che gestisce i terreni di Valmontone.

“Ho chiesto per domani mattina un’udienza al Procuratore della Repubblica di Velletri – ha affermato Marian – per rappresentare che il presidente Roberto Pizzuti per la quarta volta ha rinviato le elezioni in violazione dello Statuto approvato nel 2019. Ma anche per rappresentare che la violazione dell’articolo 40 dello statuto dell’Agraria, secondo cui entro 90 giorni si sarebbero dovute fare le elezioni. Tale violazione, a mio parere, rappresenterebbe un’omissione e un’abuso d’ufficio collegato a una funzione pubblicistica che l’Università Agraria svolge in quanto amministra interessi della collettività”.

Sullo sfondo dell’iniziativa dell’Arual vi sono due questioni. La prima è quella del continuo rinvio delle elezioni per il rinnovo del presidente e della Deputazione Agraria (la giunta). L’altra riguarda la vendita di un terreno nel territorio di Colleferro.

“Le elezioni – ha attaccato Marian – si sarebbero dovute svolgere entro il 2020 ed è estremamente grave che non si siano ancora celebrate, perché non si può continuare così ad occupare il posto dell’Università Agraria di Valmontone. Ora, nonostante tutto, siamo all’ennesimo rinvio, motivato con numerosi problemi organizzativi. Ma – ha aggiunto – ho chiesto agli uffici dell’Università Agraria se ci sono davvero queste difficoltà e mi è stato riferito che dal punto di vista amministrativo è tutto pronto”.

La vendita (contestata) in corso

L’altro grande tema riguarda il denaro. Marian infatti rivela che c’è una compravendita in corso, che lui contesta. “L’Università Agraria – dice Marian – con delibere della Deputazione Agraria ha accettato la proposta di una ditta a cui vendere un terreno nel territorio del Comune di Colleferro a un prezzo di circa 1,3 milioni di euro. Tale proposta è sottoposta alla condizione sospensiva fino al rilascio del permesso di costruire da parte del Comune di Colleferro”.

Tali terreno si estendono per quasi cinque ettari e hanno varie destinazioni urbanistiche: zona agricola, produttiva industriale, logistica per merci, zona industriale SLOI, parcheggi pubblici e viabilità. Per venderli la Giunta dell’Agraria il 30 marzo 2023 ha deliberato l’ok a un bando, poi pubblicato il 3 aprile scorso. Il 18 maggio, infine, una delibera della stessa Giunta, approvata da tre componenti su cinque, ha accettato la proposta della ditta Pdc Industrial It Ii Srl, che si occuperebbe di progetti immobiliari.

La contestazione di Marian

“Di norma – prosegue Marian – i terreni gravati da uso civico non possono essere venduti. Dieci anni fa la destinazione d’uso di quel terreno fu mutato dalla Regione per realizzare un’opera pubblica, ma siccome quell’opera non si è fatta a mio parere quel terreno è tornato ad essere disciplinato dalle norme sulla proprietà collettiva”.

“Oggi l’Agraria sta tentato di vendere il terreno prima di arrivare alle elezioni con atti di Giunta – ha dichiarato Marian -, in violazione dell’articolo 16 dello Statuto che assegna la competenza al Consiglio, con una violazione illegittima e illegale. Analoghe violazioni potrebbero configurarsi nelle procedure di affidamento di lavori a ditte di un giro ristretto in violazione dell’art. 38 del medesimo statuto”.

“In questa vicenda – ha spiegato il presidente dell’Arual – il mio interesse è che la gente di Valmontone vada a votare. Non è possibile che un presidente, solo per ragioni politico-partitiche, si appropri di una funzione che non gli spetta più. Ricordo infatti che le Università Agrarie, ancorché di natura privatistica, debbono operare come gli enti pubblici nel momento in cui si trovano a gestire interessi di natura pubblicistica come quelli sugli usi civici”.

Gentili: “Assurdo gestire i terreni dell’Agraria così. Il Consiglio comunale si esprima”

Le mancate elezioni dell’Agraria a Valmontone sono state già tema di confronto politico. Infatti Alberto Latini, quando era sindaco, era intervenuto duramente criticando le scelte di Pizzuti. Ora sulla stessa vicenda anche Marco Gentili, consigliere comunale di opposizione a Valmontone. Gentili ha attaccato il presidente dell’Agraria Roberto Pizzuti, chiedendo al sindaco Veronica Bernabei di prendere una posizione sulla vicenda.

“Alla luce della procedura di vendita attivata – ha dichiarato Gentili – e del continuo rinvio delle elezioni dell’Università Agraria, bisogna andare al voto prima possibile. Ritengo sia antidemocratico rinviare le consultazioni subito dopo che erano stati chiesti gli atti”.

“Vista anche la nuova composizione della Giunta comunale – ha proseguito Gentili -, che vede Pierluigi Pizzuti assessore all’Urbanistica e vice sindaco, ritengo che anche il Consiglio comunale debba esprimersi sulla situazione dell’Agraria dando un indirizzo politico sulla vicenda. Bisogna capire se questa nuova Amministrazione intende appoggiare il metodo di Roberto Pizzuti o intenda contrastarlo. Perché ritengo assurdo che dei terreni che appartengono alla collettività di Valmontone siano gestiti in tal modo, anche perché – ha affermato Gentili – un terreno industriale venduto a 30 euro al metro ritengo che sul mercato valga di più”.

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