Tamponi molecolari a pagamento, la Regione Lazio apre il CoroNET ai privati

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Le strutture private che possono lavorare almeno 5 mila esami al giorno (a regime) possono chiedere l’inserimento nel CoroNET per eseguire i tamponi molecolari. Il costo sarà a carico dei cittadini

Non è solo nella Asl Roma 5 che i risultati dei tamponi arrivano in ritardo, come raccontano i medici di base. Segnalazioni di lungaggini nei referti si affastellano anche sotto i post della pagina Salute Lazio. Che sia Roma o la provincia la storia non sembra cambiare: per avere il risultato di un tampone molecolare ci vogliono almeno 5 giorni. È forse per questo che la Regione Lazio ha deciso di allargare il perimetro del CoroNET, tornando indietro su una decisione che in piena estate aveva difeso fino al Consiglio di Stato (che aveva dato ragione alla Regione). Ora, invece, anche i privati possono chiedere di entrare nella rete delle strutture che eseguono e analizzano il tampone molecolare.

La Regione ha pubblicato ieri l’avviso pubblico. La decisione è stata presa “alla luce dell’attuale stato dell’epidemia da COVID-19 e della necessità di procedere all’incremento dell’offerta complessiva di strutture da inserire nella rete COROnet per l’esecuzione di test molecolari volti all’identificazione diretta del virus SARS-CoV-2″. I privati interessati dovranno presentare la manifestazione d’interesse entro le ore 18 del 26 ottobre prossimo, come spiegato su questa pagina.

Analisi a pagamento e su richiesta dei cittadini

Gli esami fatti da questi laboratori non saranno a carico del servizio sanitario. Nell’avviso pubblico viene detto chiaramente che i laboratori saranno attivati “su richiesta diretta del cittadino o di conferma alla positività al test antigenico” (quest’ultimo è il test rapido che si può già fare a 22 euro nei laboratori privati – qui l’elenco – e che se positivo va confermato con il tampone molecolare). Inoltre “in entrambi i casi l’onere è a totale carico del cittadino”. A quanto ammonterà? Il costo non si sa ancora: “sarà pari al prezzo di riferimento regionale che emergerà” al termine della procedura di individuazione dei laboratori. In sostanza: chi, dovendo fare il tampone, non vorrà aspettare l’esito dai laboratori pubblici potrà avere l’esito entro 24 ore ma pagherà di tasca propria.

Le caratteristiche che devono avere i privati per fare i tamponi molecolari

Non tutti i privati possono comunque partecipare. Di sicuro non i piccoli laboratori. I privati dovranno infatti avere già un’autorizzazione ed essere in grado di “garantire una capacità diagnostica, con riferimento ai test molecolari per l’identificazione diretta del virus SARS-CoV-2, di almeno 5.000 esami/die a regime, riportando dettagliato e impegnativo cronoprogramma per il raggiungimento di tale soglia”. Dovranno anche processare i campioni in un unico centro di lavorazione situato nella regione che avrà superato il controllo qualità dello “Spallanzani”. Avranno l’obbligo di rispettare le indicazioni della Regione e di garantire la disponibilità del referto al paziente entro 24 ore. Dovranno dichiarare il prezzo al pubblico e rispettare altri obblighi previsti nell’avviso.

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