Scuola: c’è chi riapre il 14 e chi il 24 settembre

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Labico, Montelanico, Gavignano, Segni, Colleferro, Valmontone e Carpineto hanno deciso di riaprire le scuole direttamente dopo il referendum costituzionale e le elezioni (dove si terranno). Cacciotti: “Da Regione e Governo atteggiamento da Ponzio Pilato”

Si profila un’inizio delle scuole in ordine sparso su questa parte del territorio. A parte gli istituti superiori, che inizieranno il 14 settembre, le scuole di competenza comunale di alcuni Comuni cominceranno il 24 settembre. Fino ad ora ad aver preso la decisione di aprire il 24 sono stati Montelanico, Labico, Gorga, Gavignano, Segni, Colleferro e Valmontone (secondo una nota del Comune di Labico). Oggi si aggiunge alla decisione Carpineto Romano. La motivazione dei sindaci, che hanno deciso giudicando il “senso di dare il via alle attività didattiche per pochi giorni”, è la stessa per tutti:

Abbiamo preso questa decisione poiché riteniamo non avrebbe avuto senso dare il via alle attività didattiche per pochi giorni, per poi interromperle a causa del Referendum e, nei Comuni interessati, delle elezioni comunali del 20-21 settembre. Le operazioni elettorali avrebbero infatti costretto le Amministrazioni Comunali ad effettuare ben tre cicli di sanificazione di tutti gli Istituti scolastici di sua pertinenza con un evidente spreco di risorse pubbliche. Posticipare invece al 24 l’apertura delle scuole non solo consentirà ai comuni di risparmiare importanti risorse ma anche di approntare al meglio, sotto il profilo della sicurezza di alunni, docenti e personale non docente, i locali scolastici cittadini.

Nota del Comune di Labico

“Da Regione e Governo attegiamento da Ponzio Pilato”

Una nota critica verso il modo di gestire l’apertura dell’anno scolastico è arrivata dal sindaco di Carpineto, Stefano Cacciotti, che non le ha mandate a dire a Regione e Governo, equiparati a Ponzio Pilato:

Ci tengo a chiarire, per sgombrare il campo da dubbi su un tema delicato come la scuola, che la nostra Amministrazione aveva concluso per tempo i lavori di adeguamento delle aule alla normativa anti-Covid 19 e organizzato il servizio scuolabus per i nostri alunni armonizzandolo con i nuovi orari di ingresso e uscita stabiliti dalla Direzione scolastica. Riguardo la mensa invece, come suggerito anche dal Vicepresidente Della Regione Lazio nella riunione di ieri con ANCI Lazio, avevamo già deciso di posporre l’inizio del servizio per avere maggiore controllo e contezza delle difficoltà. Confermata infine per il 28 settembre l’apertura dell’asilo nido.

In tutta onestà personalmente sono molto rammaricato dell’atteggiamento da Ponzio Pilato assunto da Governo e Regione che, lavandosene le mani, hanno lasciato che una responsabilità così importante gravasse sui singoli comuni nonostante fossero consapevoli dei problemi che una tornata elettorale organizzata in piena emergenza sanitaria e in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, avrebbe causato ai comuni. Prendere questa decisione, infatti, seppur condivisa con gli altri sindaci del territorio, non è stato nient’affatto semplice perché siamo consapevoli delle ricadute sulle famiglie.

Per quanto riguarda Artena e Lariano, le Amministrazioni non sembrano aver intrapreso questa strada, avendo lavorato per l’apertura il 14. Ad Artena si stanno valutando i risparmi delle eventuali sanificazioni e a meno di risparmi considerevoli l’intenzione sarebbe quella di rispettare le indicazioni sovracomunali.

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