BPLazio, la lotta interna prosegue

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

Alcuni soci hanno dato vita a un’associazione. Intanto la Banca Popolare del Lazio è stata autorizzata a rilevare l’IFE spa

I rapporti tra i soci della Banca Popolare del Lazio non sono dei migliori. L’istituto bancario di Velletri da tempo ha una compagine sociale animata, in cui si confrontano diverse visioni aziendali. Da una parte c’è chi persegue l’idea di una “banca del territorio”, dall’altro chi sta costruendo una banca commerciale tramite acquisizioni e operazioni societarie, la più nota delle quali è la creazione di “Blu Banca spa”.

Si inquadra in tale orientamento l’ultima autorizzazione data prima di Natale dalla Banca d’Italia alla Popolare del Lazio per l’acquisizione del 100% dell’Istituto Finanziario Europeo spa. Quest’ultimo è un intermediario finanziario che opera nel settore dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Dell’IFE spa la Popolare del Lazio rileverà il 100% delle azioni tramite un’operazione di permuta con le proprie azioni. L’obiettivo, secondo un comunicato stampa della BPLazio, è di “creare i presupposti per l’offerta di servizi ad alto valore aggiunto, con l’obiettivo di rafforzare il proprio modello di business”.

Se questo è l’obiettivo della dirigenza della BPLazio, c’è chi non lo condivide. Il mese scorso un gruppo di soci della Popolare ha costituito un’associazione denominata LIBERI PROTAGONISTI BANCARI . La finalità dell’associazione è di fornire maggiori informazioni sulla banca, “in particolare sulle scelte dei Cda”. Dal primo comunicato stampa dell’associazione, di cui non è noto il presidente, è chiaro l’intento critico.

“La necessità [di fornire maggior informazioni ndr] è resa ancora più pressante – dicono infatti dall’associazione – tenuto conto delle decisioni del Presidente e dell’AD di effettuare le assemblee non in presenza utilizzando una norma covid, ormai superata. Lo stato in cui versano le nostre azioni è assodato: non hanno valore, visto che sono invendibili. Utilizzeremo questo strumento – proseguono riferendosi all’associazione – per chiedere agli amministratori delle due Banche delucidazioni dovute a noi soci”.

Nel suo primo comunicato l’associazione ha criticato le diverse dichiarazioni della dirigenza della banca in merito ad alcune ipotesi di acquisizioni, tra cui quella di Banca Valconca. Di quest’ultima, la fusione è stata bocciata dai soci della Valconca nel novembre 2022, nonostante fosse stata deliberata dai consigli di amministrazione.

“Auspichiamo che gli amministratori della nostra Banca – hanno aggiunto a dicembre dall’Associazione Liberi Protagonisti Bancari” – chiariscano a tutti i soci quanto da noi segnalato rinnovando il rapporto fiduciario illo tempore affidatogli. Prossimamente chiederemo ai nostri amministratori più informazioni sull’attività operativa della Banca, sulle modalità adottate per le nuove assunzioni e tanto altro”.

Contatta La Tribuna
Exit mobile version