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Tra i Comuni c’è chi ha rispettato il dettato dell’ordinanza della Regione Lazio e chi ha previsto orari più restrittivi
Per tante attività è il momento di recuperare qualche soldo per pagare gli affitti, la Tari e le tasse. Da oggi è permesso a tutti i servizi della ristorazione (bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie etc) di effettuare vendita di cibi d’asporto. Sarà necessario prenotare per telefono o online per poi passare nel locale giusto il tempo per prendere la merce e pagare (non si potrà usare il bagno). In proposito la Regione Lazio ha stilato un apposito vademecum.
L’attività è esplicitamente consentita dal DPCM del 26 aprile 2020 (che fissa anche obblighi e linee guida) e dall’ordinanza n. 37 del Presidente della Regione Lazio. Quest’ultima ha esplicitamente affermato che, al fine di regolare il flusso dei trasporti pubblici, i Comuni possono modulare gli orari di apertura delle attività permesse fino alle ore 21.30, “fatta esclusione delle farmacie, parafarmacie, aree di servizio e pubblici esercizi per attività di asporto”.
Gli orari stabiliti dai Comuni della zona
I Comuni della zona si sono mossi in ordine sparso e diversi hanno fatto a modo loro. Lariano è il Comuni che si è attenuto agli orari disposti dalla Regione, l’orario di apertura dei negozi è dalle 8.00 alle 21.30, mentre non ci sono limitazioni orarie per la vendita di cibo e bevande da asporto o con consegna a domicilio. L’eventuale chiusura domenica è lasciata alla discrezione delle attività.
Valmontone, che pure aveva affermato a mezzo di pagina facebook che avrebbe fatto come Lariano, oggi è tornato sui suoi passi introducendo limiti. Supermercati e generi alimentari potranno aprire tra le 7.30 e le 20 e la domenica tra le 8 e le 15. Il settore non alimentare autorizzato dal DPCM e farmacie e parafarmacie potranno aprire tra le 8 e le 20. Gli orari delle aree di servizio vanno dale 7 alle 19. I pubblici esercizi per attività d’asporto dovranno rispettare l’orario che va dalle 7.30 alle 21.30; inoltre il sindaco fissa il limite delle ore 23 per la consegna a domicilio. Quanto all’asporto per i bar, l’apertura va dalle 5.30 alle 21.30 e la consegna a domicilio fino alle 23.
Ad Artena il Sindaco ha emesso due ordinanze. Una dispone la chiusura domenicale delle attività di generi alimentari e di prima necessità (oltre alle grandi e medie strutture di vendita) ad eccezione di farmacie, parafarmacie, panifici ed edicole. L’altra fissa gli orari: apertura dalle 8.30 alle 20 per grandi e medie strutture di vendita ed esercizi di vicinato ad eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole, forni, distributori automatici e distributori di carburante. Per le attività d’asporto, per somministrazione e ristorazione, l’orario è dalle 7.30 alle 21 (la consegna a domicilio è libera da orari).
A Colleferro il Sindaco ha emanato un’ordinanza che fissa dalle 8 alle 20 gli orari delle attività di commercio al dettaglio autorizzate dal DPCM, “fatta eccezione per farmacie, parafarmacie e pubblici esercizi”. Cosa in questo caso l’ordinanza per “pubblici esercizi” non è chiaro. La stessa ordinanza dispone inoltre che gli orari di apertura “dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande” sia compresa tra le 5.30 e le 23.00 per la sola vendita d’asporto (la consegna a domicilio è libera da orari). Infine l’ordinanza vieta l’attività di vendita d’asporto a quei locali localizzati in luoghi pubblici o privati in cui è interdetto l’accesso. La chiusura domenicale è facoltativa.
A Segni l’articolazione degli orari è complessa. La chiusura domenicale è facoltativa ma si dettano una serie di orari. Per supermercati e generi alimentari l’orario è dalle 7.30 alle 20; per farmacie e parafarmacie si va dalle 8 alle 20; per le aree di servizio dalle 7 alle 20; per i pubblici esercizi per attività di asporto e consegna a domicilio (ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, paninoteche, piadinerie ecc.) dalle 7.30 alle 21.30; per pubblici esercizi per attività di asporto e consegna a domicilio (bar) dalle 6 alle 20.
Articolo aggiornato alle 19.54 dopo la pubblicazione dell’ordinanza del Comune di Valmontone
