Bonus biciclette operativo anche nella provincia di Roma: ecco i Comuni

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Il testo definitivo del Decreto Rilancio ha esteso il bonus biciclette ai cittadini delle “Città Metropolitane”. Dunque anche a Artena, Valmontone, Colleferro, Lariano e negli altri Comuni della provincia di Roma. Ecco come ottenerlo

Il bonus biciclette 2020 sarà a disposizione anche dei residenti della Città Metropolitana di Roma. E quindi anche ai residenti dei Comuni di tutta la provincia il cui numero di abitanti è inferiore a 50 mila. Artena con i suoi 14200 abitanti, Lariano con 13500 abitanti, Colleferro, Carpineto Romano, Valmontone con 16 mila abitanti e anche la piccola Gorga con poche centinaia di residenti potranno beneficiare del rimborso che sarà erogato dallo Stato.

Cosa prevede il decreto sul bonus mobilità, cosiddetto “bonus biciclette”

Il decreto stabilisce infatti che “le disponibilità di bilancio relative all’anno 2020, anche in conto residui, sono destinate, nei limiti della dotazione del fondo di cui al primo periodo e fino ad esaurimento delle risorse, alla concessione in favore dei residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città Metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, di un “buono mobilità”, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica di cui all’articolo 33- bis del decreto – legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.

Si aggiunge: “Il “buono mobilita’” può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste. Con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono definite le modalità e i termini per l’ottenimento e l’erogazione del beneficio di cui al terzo periodo del presente comma, anche ai fini del rispetto del limite di spesa”.

Il chiarimento del Ministero dell’Ambiente

All’uscita del decreto è seguito il chiarimento del Ministero dell’Ambiente. “Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 – ha chiarito il Ministero nelle FAQ – i maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).

Aggiunge il Ministero: “Le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia. L’elenco dei Comuni appartenenti alle suddette Città metropolitane è consultabile sui relativi siti istituzionali. Per la popolazione dei Comuni si fa riferimento alla banca dati Istat relativa al 1 gennaio 2019″.

Quindi i residenti di tutti i Comuni della Città Metropolitana di Roma hanno diritto al bonus. E siccome il territorio della Città Metropolitana di Roma, corrisponde alla provincia di Roma, tutti i residenti della provincia di Roma hanno diritto al bonus. Non a caso il Ministero rimanda al sito della Città Metropolitana per l’elenco dei Comuni. E il sito dell’Ente correttamente riporta tutti i Comuni della provincia (qui trovi l’elenco).

Come funziona il bonus biciclette

Lo spiega ancora il Ministero dell’Ambiente. Dice: “Il buono mobilità può essere fruito utilizzando una specifica applicazione web che è in via di predisposizione e sarà accessibile, anche dal sito istituzionale del Ministero dell’ambiente, entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale attuativo del Programma buono mobilità. Per accedere all’applicazione è necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)”.

Le due fasi

  • Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto il rimborso al beneficiario; per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa (fattura e non scontrino) e allegarlo all’istanza da presentare mediante l’applicazione web.
  • Fase 2 (dal giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto lo sconto diretto da parte del fornitore del bene/servizio richiesto, sulla base di un buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sull’applicazione web il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati per ritirare il bene o godere del servizio individuato.

In sostanza, finché non sarà attiva l’applicazione web, bisognerà andare dal rivenditore, fare l’acquisto e pagarlo al 100%, farsi fare la fattura (no lo scontrino) e conservare tutto finché non è possibile fare domanda tramite l’applicazione web. Inoltre si può chiedere il rimborso anche di beni acquistati a partire dal 4 maggio di cui si ha la fattura.

Cosa si può acquistare e cosa no

Il Ministero chiarisce che per l’anno 2020 il buono mobilità può essere richiesto per una sola volta e per un unico acquisto di: biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita; handbike nuove o usate; veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, di cui all’articolo 33- bis del DL 162/2019, convertito con modificazioni dalla legge 8/2020 (es.  monopattini, hoverboard, segway); servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Non può essere usato per l’acquisto di accessori (caschi, batterie, catene, lucchetti, ecc.). Per consultare la guida al bonus mobilità, clicca qui.

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