Velletri, condannate le bande degli italo-albanesi. Non ci fu aggravante mafiosa

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Quattordici condanne e alcune assoluzioni decise dal Tribunale di Roma per il traffico di droga a Velletri

Le due bande di italo-albanesi attive a Velletri fino all’anno scorso sono state condannate. Ad emettere la sentenza, ieri, è stato il Tribunale di Roma, che ha condannato gli albanesi Elvis Demce e Ermal Arapaj e altre dodici persone.

I due albanesi erano a capo di due bande avversarie, dedite al traffico di droga, di cui facevano parte anche diversi italiani (un paio di Velletri). Per uno dei due “capi”, Demce, la DDA di Roma aveva ipotizzato l’aggravante mafiosa. L’accusa però non ha trovato riscontro in sentenza, emessa al termine del rito abbreviato.

Due le persone che sono state assolte ieri dai giudici. Tra le condanne le pene più alte sono andate a Demce e ad Arapaj: il primo è stato condannato a 18 anni di carcere, il secondo a 16. Arapaj, tra le altre cose, è stato assolto per quattro capi d’imputazione, tra cui il traffico internazionale dalla Colombia.

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Negli anni scorsi le due bande si sono rese protagoniste di traffico di droga con l’uso di armi. Quella di Demce è apparsa ai carabinieri di Frascati e Velletri la banda più aggressiva: nel tentativo di riconquistare la piazza dello spaccio di Velletri, aveva infatti organizzato degli agguati al capo della banda avversaria.

Per tutto ciò e per la vicinanza di Demce ad ambienti della malavita organizzata, le due bande erano anche finite nel rapporto “Mafie nel Lazio” di recente pubblicato dall'”Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità” della Regione. Gli arresti eseguiti dai carabinieri, avvenuti a più riprese, hanno stroncato le due organizzazioni.

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