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Il Tar del Lazio ha respinto l’istanza cautelare del Comitato Residenti
Il commento dei ricorrenti
“Con il ricorso proposto – commenta Ina Camilli del Comitato –, il Comitato residenti Colleferro ha voluto dare un segnale molto chiaro e preciso anche alle Amministrazioni locali che non si sono contrapposte in nessuna sede alla Regione, che ha “chiesto” al Comune, il quale ha accettato ben volentieri, di continuare a supplire alle sue carenze di pianificazione in materia di ciclo di gestione dei rifiuti. La riapertura di colle Fagiolara porta con sé anche un’altra inaccettabile deroga al principio di autosufficienza impiantistica degli ATO (ambiti territoriali ottimale), in particolare per lo smaltimento dei rifiuti in discarica: ogni ATO deve possedere impianti di capacità sufficiente a soddisfare il fabbisogno del proprio territorio, come prevede il Piano Rifiuti ed il Testo Unico Ambientale. L’Amministrazione comunale di Colleferro invece non si è opposta alla riapertura e ha assentito all’utilizzo delle volumetrie di colle Fagiolara per l’abbancamento degli scarti del trattamento dei rifiuti urbani prodotti a Roma e nella sua Provincia nonché nella Provincia di Latina e, ove occorra, anche con conferimenti da altri ATO”.