Colleferro, tutti rivendicano la risonanza magnetica che arriverà l’anno prossimo

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Il macchinario dovrebbe essere installato “entro i primi mesi del 2024” all’ospedale di Colleferro

A Colleferro arriverà una risonanza magnetica. Sarà installata nei primi mesi dell’anno prossimo all’ospedale di Colleferro. Tale annuncio è stato rivendicato da tutti: maggioranza e opposizione in Regione. Il 25 luglio scorso l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini si è detto “particolarmente fiero” di annunciare che “la Asl Rm5 avrà finalmente la risonanza magnetica che sarà installata entro i primi mesi del 2024 all’interno dell’Ospedale di Colleferro”.

Righini: “6 milioni nei fondi per il Giubileo”

“Per portare a compimento l’opera – ha proseguito l’assessore – sono stati stanziati oltre 6 milioni, all’interno dei fondi per il Giubileo, che saranno utilizzati per l’intera ristrutturazione del comparto operatorio proprio a livello impiantistico”.

Poi Righini ha aggiunto: “Desidero ringraziare il Direttore Generale della Asl Rm5, Giorgio Giulio Santonocito per la proficua collaborazione, il Senatore di Fratelli d’Italia Giorgio Salvitti, e il consigliere comunale di FdI di Colleferro, Fabio Patrizi, per aver sollecitato incessantemente la risoluzione dell’annosa vicenda”.

“Ci dispiace, invece, per tutte quelle Cassandre – ha continuato – che addirittura parlavano di un disegno della Regione Lazio per colpire Colleferro in quanto governata da un’amministrazione di centrosinistra. Ancora una volta abbiamo dimostrato che, con la presidenza Rocca, l’unico interesse è quello dei cittadini che finalmente, dopo anni di promesse non mantenute, potranno avere a disposizione una risonanza magnetica anche nel loro territorio”.

Le dichiarazioni di Eleonora Mattia

Il giorno dopo, il 26 giugno, è intervenuta pure la consigliera regionale Eleonora Mattia. “Oggi in Aula – ha detto la consigliera del Pd – in Consiglio regionale ho interrogato la Giunta Rocca sull’assenza di macchinari per la risonanza magnetica nell’Asl Roma 5, per garantire i quali sono già stati stanziati i fondi dalla precedente Giunta Zingaretti”.

“Una questione che mi sta molto a cuore – ha proseguito – che rappresenta un caso simbolo di quelle carenze strutturali che impediscono di avere una buona sanità pubblica e di realizzare quella medicina territoriale in grado di fornire ai cittadini visite specialistiche ed esami diagnostici vicino a dove vivono”. 

“Ad oggi la ASL Roma 5 – ha continuato la Mattia – è infatti l’unica del Lazio priva del macchinario per la risonanza magnetica, nonostante la presenza dei 5 Poli Ospedalieri di Tivoli, Colleferro, Monterotondo, Palestrina, Subiaco, di due Case della Salute e delle relative REMS, con grave disagio per i cittadini residenti che per accedere al servizio sono costretti a rivolgersi a strutture lontane, fuori dal territorio della ASL di riferimento, o a strutture private non sempre nelle possibilità di tutti”.

“Questa mancanza impedisce anche di poter aprire presso l’ospedale di Colleferro un reparto di Neurologia – ha aggiunto Eleonora Mattia -, come previsto dall’accordo con l’Università di Tor Vergata, i cui neurologi possono effettuare visite specialistiche presso l’ospedale di Colleferro ma, per l’assenza di macchinari, non possono strutturare un reparto vero e proprio”.

E così la Consigliera ha concluso: “La Giunta Rocca, nella persona dell’assessore Maselli, ha risposto, in sintesi, che al momento nel territorio della Asl Rm 5 sono presenti quattro strutture private accreditate che erogano la Risonanza Magnetica e che si prevede di dotare i presidi di Colleferro e di Tivoli di due apparecchiature di Risonanza Magnetica”.

La risposta dell’assessore regionale Maselli a Eleonora Mattia

Per quanto riguarda la dotazione all’interno dell’ASL RM/5 delle risonanze e delle TAC, nella ASL Roma 5 sono presenti quattro strutture private, come lei sa bene, accreditate, che erogano prestazioni di risonanza magnetica e si prevede di dotare i presìdi di Colleferro e di Tivoli di due risonanze magnetiche, di due apparecchiature.

Nell’ambito della programmazione dei finanziamenti in conto capitale, ex articolo 20 della legge n. 67/1988, terza fase, per l’ASL Roma 5 era originariamente prevista l’acquisizione di tre TAC, una, appunto, come diceva lei, a Tivoli, una a Colleferro e una a Palestrina, e di una risonanza magnetica. Attualmente è in corso la sottoscrizione dell’accordo di programma da parte della Regione Lazio e del Ministero della salute contenente l’acquisizione delle tre TAC alle quali lei si riferiva prima e di una risonanza magnetica.

Successivamente alla sottoscrizione di tale accordo, che dovrebbe avvenire in tempi molto rapidi, si potrà a quel punto successivamente procedere con la rimodulazione del piano, come diceva lei sempre prima, con l’acquisizione delle due risonanze magnetiche rispettivamente per Tivoli e per Colleferro, in luogo delle quattro tecnologie già soprarichiamate.

La rimodulazione per l’ASL Roma 5 è tecnicamente derivata dall’ammodernamento tecnologico avviato nel corso degli ultimi tre anni – questa, quindi, è una programmazione che era stata fatta già precedentemente – che ha comportato per l’ASL Roma 5 la sostituzione delle tre TAC nell’ambito di altri finanziamenti (POR-FESR eccetera). È la delibera che lei sa bene, la n. 671/2020.

Resta inteso che, stante la regolamentazione dei finanziamenti dell’ex articolo 20, la rimodulazione sarà oggetto del nuovo accordo di programma, che sarà sottoscritto a breve tra Ministero e Regione, che ricomprenderà, quindi, per l’ASL Roma 5 l’acquisizione di due risonanze magnetiche, una per l’ospedale di Tivoli e una per l’ospedale di Colleferro.

Dopo la sottoscrizione del nuovo accordo di programma rimodulato, appunto, l’Azienda sanitaria potrà dare avvio all’attività di competenza, nel rispetto delle regole della gestione dei fondi ex articolo 20. Le tempistiche di attuazione al momento non sono stimabili. Quindi, al momento non possiamo dare una tempistica precisa, perché conosce bene qual è la procedura.

Considerate le tempistiche non stimabili, insite nei finanziamenti dell’articolo 20, la ASL Roma 5 ha previsto l’inserimento delle progettualità inerenti all’installazione delle due risonanze nell’ambito delle richieste che la Regione Lazio ha inoltrato al Commissario per il Giubileo 2025, per il potenziamento della rete dell’emergenza.

Laddove risultasse formalizzata l’assegnazione del finanziamento per il piano degli interventi del Giubileo, l’ASL 5 avrebbe la possibilità di procedere con le progettualità che prevedono l’installazione delle due risonanze entro dicembre 2024 – quindi, è l’auspicio un po’ di tutti – con tempistiche, pertanto, molto più rapide rispetto a quelle proprie del finanziamento di cui all’ex articolo 20.

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