Lazio sud, Unicoop Tirreno: “Cessione a un operatore di primo piano della GDO”

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

La nota della Cooperativa: il rinvio del CdA deciso per rispetto istituzionale e senso di responsabilità

Unicoop Tirreno torna a precisare che la cessione degli 8 punti vendita del Lazio Sud (Colleferro, Fiuggi, Frosinone, Velletri, Genzano di Roma, Aprilia e Pomezia) non sarà una chiusura. E aggiunge anche che avverrà “ad un operatore di primo piano della grande distribuzione organizzata che avverrà nel pieno rispetto delle normative vigenti e salvaguardando i livelli occupazionali dei dipendenti”.

La nota di Unicoop Tirreno spiega anche i motivi che questa mattina hanno portato al rinvio della riunione del Consiglio di Amministrazione. Non c’è soltanto il “senso di responsabilità stemperando il clima di tensione” creato in occasione della manifestazione dei lavoratori e dei sindacati di questa mattina. C’è anche il “rispetto istituzionale verso il Ministero”. Riportiamo dunque, di seguito, la nota di Unicoop Tirreno.

“Cessione rientra in pieno tra gli obiettivi che si è dato il Piano Industriale”.

“Il CdA di Unicoop Tirreno – si afferma nella nota – discuterà e delibererà in merito alla cessione degli 8 punti vendita del Sud Lazio dopo l’incontro al Mise previsto per mercoledì 26 settembre. Il rinvio è stato deciso per rispetto istituzionale verso il Ministero e per senso di responsabilità stemperando il clima di tensione che si è venuto a creare stamani in occasione del presidio organizzato dai sindacati presso la sede della Cooperativa a Vignale Riotorto”.

“Unicoop Tirreno ricorda che la cessione di punti vendita che presentano gravi e irrecuperabili perdite d’esercizio – prosegue la nota – rientra in pieno tra gli obiettivi che si è dato il Piano Industriale nel percorso di risanamento e rilancio della Cooperativa (dimezzamento delle perdite nel 2018, pareggio di bilancio nel 2019 e utili nel 2020). La previsione delle perdite complessive degli 8 punti vendita in questione nel 2018 è di oltre 4 milioni. Si tratta di perdite non più sopportabili per un’azienda impegnata a rilanciarsi che intende ristrutturare 20 punti vendita in tre anni e proseguire nel percorso di sviluppo e innovazione delle strategie commerciali e sociali in Toscana, Lazio e Umbria”.

“Cessione nel pieno rispetto delle normative e salvaguardando i livelli occupazionali”

“Il Piano Industriale – conclude la Cooperativa – è stato a suo tempo discusso e approvato negli organismi di rappresentanza dei soci della Cooperativa. Non si tratta di chiusura, ma di una cessione ad un operatore di primo piano della grande distribuzione organizzata che avverrà nel pieno rispetto delle normative vigenti e salvaguardando i livelli occupazionali dei dipendenti”. Una nota che, dunque, risponde anche a quanto affermato dai sindacati nei giorni scorsi e alle preoccupazioni dei lavoratori e dei sindaci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contatta La Tribuna
Exit mobile version