Sbagliano porta e cambiano la serratura del vicino

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È successo nel centro storico di Artena, dove gli ufficiali giudiziari sono stati tratti in inganno dalla numerazione civica incerta

Ha dell’incredibile quanto accaduto nei giorni scorsi ad Artena. L’ufficiale giudiziario è stato indotto in errore dalla numerazione civica incerta e ha cambiato la serratura della porta della casa vicina a quella interessata da una procedura giudiziaria.

È successo nel centro storico della cittadina. Vittima dell’errore è stata un’artista di Roma, proprietaria di una casa nel borgo seicentesco di Artena. Il cambio della serratura è avvenuto al settimana scorsa. Ma la donna si è accorta di non poter più entrare a casa sua soltanto mercoledì, quando i vicini l’hanno avvertita dopo essersi insospettiti per il cambio di serratura.

La padrona di casa sulle prime credeva che l’abitazione fosse stata occupata da qualcuno. Mercoledì si è quindi precipitata ad Artena per vedere cosa fosse successo. E quando ha visto che effettivamente la serratura era stata cambiata ha chiamato i carabinieri di Artena, che sono intervenuti per cercare di fare chiarezza. In casa non sembrava esserci nessuno, né pareva che nei giorni precedenti l’abitazione fosse stata frequentata.

Il passaparola tra i vicini ha fatto maturare l’ipotesi di un errore da parte dell’ufficiale giudiziario, visto che a una cantina sottostante era stato messo un lucchetto. Inoltre l’abitazione vicina era da anni sottoposta a una procedura di recupero di un credito. Giovedì mattina è arrivata la certezza: il personale dell’ufficio pubblico aveva sbagliato porta a causa dei diversi numeri civici sovrapposti nel tempo dal Comune.

“Hanno riconosciuto l’errore e si sono scusati” racconta Chiara Boccassini, che è una pittrice romana con oltre diecimila followers su Instagram. “Credo sia incredibile e assurdo che possano capitare queste cose – ha proseguito – anche perché non mi avevano nemmeno lasciato un cartello per avvisarmi dell’errore. E menomale che non è la mia abitazione principale, altrimenti come avrei fatto?”

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