Farmacia, opposizioni sabato in piazza. Diamante: “La Giunta affossa Artena”

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Le opposizioni chiamano a raccolta i cittadini di Artena “per difendere la farmacia comunale e chiedere le dimissioni di tutti i Consiglieri”. La Giunta Talone tace

Contro la vendita della farmacia comunale di Artena le opposizioni invocano la manifestazione di piazza. La decisione della Giunta guidata da Loris Talone ha lasciato sbigottiti i rappresentati politici delle minoranze. Il Consiglio di Artena aveva infatti deliberato di indire la gara per il conferimento in concessione del servizio per al massimo 25 anni. Ieri, invece, il Comune ha pubblicato una delibera per vendere la licenza (leggi qui la notizia).

E mentre la Giunta Talone tace, le opposizioni non ci stanno. Ieri il consigliere Augusto Angelini aveva da subito definito la decisione come “un atto che rasenta la follia politica” (leggi qui le sue dichiarazioni). Non appena diventata pubblica la notizia lanciata da questo giornale, il gruppo di “Artena Cambia” ha iniziato a pensare a una manifestazione pubblica contro la vendita della licenza.

Carocci: “Una sola parola: vergogna”

Sulla questione la Consigliera Silvia Carocci non usa mezzi termini ha indetto la manifestazione pubblica: “Una sola parola per descrivere quello che stanno facendo sulla Farmacia Comunale: vergogna. Artena deve reagire. Sabato alle 18:00 ci ritroviamo davanti alla Farmacia Comunale al piazzale della Lidl per difendere l’ultimo pezzo di servizio pubblico di questa città”.

Imperioli Diamante: “La vendita della licenza è di una gravità inaudita”

Dallo stesso gruppo consiliare, Marco Imperioli Diamante ha accusa l’amministrazione con parole dure: “L’attuale Giunta – ha detto Diamante – continua ad affossare Artena, adesso basta. La decisione di vendere la licenza della nostra Farmacia Comunale, per coprire il buco in bilancio, è di una gravità inaudita. E’ il frutto della pessima gestione delle politiche di Bilancio portate avanti dall’assessore Loris Talone, che ha avuto questa delega dal 2014, e che ha portato a un buco di qualche milione di euro”.

“In questi sette anni – ha proseguito Imperioli Diamante -, non solo hanno portato il nostro Comune in una situazione di pre dissesto ma non sono neanche in grado di porre rimedio al danno che loro stessi hanno creato. Oltre a saccheggiare la nostra città da un servizio pubblico essenziale per porre rimedio ai loro errori, stanno svendendo gli interessi legittimi della nostra comunità. Ci vediamo sabato pomeriggio al sit-in che organizzeremo davanti la Farmacia Comunale per difendere la nostra comunità e chiedere le dimissioni di tutti i consiglieri comunali”.

Insomma dall’opposizione si progetta una “spallata” di piazza contro l’amministrazione per andare a votare. La stessa amministrazione da mesi ingessata per la carenza di funzionari, rimasta senza sindaco a seguito dell’operazione Feudo, e che ha ricevuto l’ultimatum del Prefetto di Roma ad approvare il bilancio entro il 6 settembre prossimo.

La decisione della Giunta dopo l’indirizzo contrario del Consiglio di Artena sulla farmacia

Che la vendita della farmacia serva a coprire carenze di bilancio è un’ipotesi lanciata dall’opposizione. Nella delibera di Giunta approvata l’altro giorno, infatti, le motivazioni non sono chiare. Si parla in modo astratto di “una riponderazione degli interessi pubblici, nonché della situazione di fatto in essere” che ha generato la “volontà di questa Amministrazione di procedere con l’alienazione della licenza della Farmacia comunale”.

Una decisione che, in contrasta con l’indirizzo dato invece dal massimo organo comunale: il Consiglio. La stessa maggioranza aveva infatti votato in consiglio una deliba che dava mandato al responsabile del servizio di preparare gli atti per fare la gara. Lo stesso Consiglio aveva infine dato mandato alla Giunta di attuare questo indirizzo politico (leggi qui la notizia).

Poi, l’altro giorno, il governo cittadino ha cambiato idea e ha deciso la vendita, prendendo una strada che va anche contro la campagna elettorale fatta, in cui da tutte le parti si è parlato di rilancio della farmacia. Una strada, tra l’altro, che va in senso contrario rispetto agli altri Comuni della zona.

Colleferro, Lariano, Valmontone e Labico si tengono strette le farmacie pubbliche

Il Comune di Lariano, infatti, ha già una farmacia comunale attiva, affidata in concessione a un privato, e proprio questo mese ha bandito la gara per affidare la seconda per 25 anni. Il comune di Colleferro ha dato le due farmacie all’Azienda speciale comunale. Valmontone, che vendette la farmacia comunale anni fa perché non seppe gestirla, ha programmato di affidare alla sua azienda speciale la nuova farmacia comunale che nascerà al Valmontone Outlet. Labico ne aprirà una e la darà in gestione all’Azienda speciale. Velletri ha conferito tutte le farmacie comunali alla propria azienda speciale. Solo Artena, insomma, sembra voler rinunciare alla propria farmacia comunale.

Quanto rendono le farmacie comunali a Lariano e Colleferro

Gli altri Comuni, insomma, si guardano bene dal venderle, perché le farmacie che hanno in proprio o tramite concessionari sono una risorsa per i bilanci. A Lariano, infatti, la farmacia comunale dà al bilancio pubblico 58 mila euro l’anno (leggi qui l’articolo). A Colleferro la seconda farmacia è in fase di lancio mentre l’altra nel 2020 ha reso un utile netto di ben 133 mila euro. Soldi che entrano ogni anno ed entreranno negli anni a venire, alla lunga rendendo di più di una vendita.

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