Ecco il “patto di fine consiliatura” tra Angelini e Conti. Consiglio rinviato

Mandalo ai tuoi amici


Segui La Nuova Tribuna su Telegram (clicca qui e iscriviti al canale) o su WhatsApp (clicca qui e registrati)


 

L’accordo prevede la realizzazione di alcune opere e l’abbattimento di sanzioni e interessi per i contribuenti in buona fede

Il Consiglio comunale di Artena in cui dovevano essere esaminate le condizioni di eleggibilità di Sara Centofanti e la revoca della delibera del parcheggio multipiano di Valle Fini è stato rinviato al 19 marzo alle 16. Si è però discusso il “patto di fine consiliatura” stretto con il Consigliere Armando Conti. Un patto su alcuni punti programmatici da realizzare entro un mese su problemi su cui il Consigliere Conti si è impegnato in questi anni e che la maggioranza si è impegnata a portare avanti.

Dunque quali sono questi punti programmatici? Sono quattro: la revoca fella delibera del commissario prefettizio di approvazione del progetto definitivo del parcheggio multipiano di piazza Valle Fini “per conservare destinazione urbanistica della piazza e evitare in futuro qualsiasi speculazione edilizia su piazza Genocchi”; il ripristino del manto stradale di via Tre Are, il ripristino della fontana Mons. De Angelis; la verifica con il Cep della possibilità di abbattere sanzioni e interessi sui tributi locali ai contribuenti in buona fede con l’applicazione della rateizzazione degli importi nel numero massimo delle rate consentite. Durante il dibattito il Sindaco ha affermato che il “patto” è stato firmato dopo l’appello che egli stesso ha fatto a tutte le forze politiche “improntato alla massima trasparenza e condivisione per occuparsi in questo termine di consiliatura dei problemi di interesse dei cittadini”.

“Si tratta di un patto di fine consiliatura di un mese – ha spiegato Armando Conti in Consiglio – che non implica entrare in maggioranza ma soltanto la condivisione di alcuni punti programmatici, che vuol dire ben altra cosa rispetto ad entrare in maggioranza. Si tratta di problemi su cui sto lavorando dal 2013 – ha affermato ancora Conti -, per i quali ho raccolto oltre mille firme, fatto manifesti e presentato la candidatura a sindaco. Oggi ci sono le condizioni politiche perché la maggioranza ha deciso di condividerli: non sto chiedendo nessun favore personale e non ho alcun interesse. Per quanto riguarda la sfiducia, i tentennamenti di qualcuno sulle dimissioni dal notaio – ha concluso Conti – mi hanno fatto propendere per firmare un patto di fine mandato per realizzare i punti programmatici nell’interesse della popolazione”.

Il “patto” ha ricevuto le critiche delle opposizioni. La Consigliera Irene Palone ha attaccato Conti dicendo che “sarebbe stato più rispettabile dire che entri in maggioranza”. Il Consigliere De Castris ha invece fatto una disamina realistica e ragionevole della consiliatura ritenendo però che un “patto” simile avrebbe dovuto “coinvolgere punti strategici e non una strada”. Conti ha infine rivendicato la sua autonomia dalle opposizioni e dalla maggioranza. In ultimo: sia Conti sia De Castris hanno dichiarato che non si candideranno alle prossime elezioni.

Aggiornamento – La precisazione di Conti

Per quanto riguarda la mozione di sfiducia che ho sottoscritto perché nasceva in un momento in cui quello era il giusto segnale da dare e sarebbe anche andata a buon fine se ci fosse stata l’auspicata unità, accorgersi di tentennamenti di qualcuno mi ha fatto comprendere che piuttosto che andare a firmare dal notaio  era preferibile un patto di fine consiliatura che si concluderà il 10 aprile per realizzare dei punti programmatici che siano d’interesse generale“. Così Armando Conti in una precisazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contatta La Tribuna
Exit mobile version