Dalle fogne alle buche, ad Artena non rimane che l’autogestione?

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Al centro storico di Artena le fogne otturate portano i cittadini a mappare i problemi. Nel centro urbano crescono le buche anche nei pressi della piazza centrale della città

Sarà l’autogestione la soluzione dei problemi di Artena? Forse no, ma intanto è quello che sta accadendo. La gestione autonoma dei cittadini è iniziata con i problemi delle fogne al centro storico di Artena. Ne è nata una prima mappatura delle problematiche da porre all’Acea Ato 2. Sempre sul centro storico, ancora una volta, ci hanno pensato le associazioni a sviluppare un progetto di assistenza agli anziani tramite un bando regionale. Ma andiamo con ordine.

Dalla fogna otturata alla mappatura dei lavori da fare

L’autogestione è iniziata con una fogna otturata su via Vittorio Emanuele. I liquami hanno iniziato a invadere la strada e un inquilino ha dovuto lasciare la propria casa in attesa che intervenisse l’Acea Ato 2. Poi un cittadino lì residente, Stefano Serafini, ha dato una mano al vicino e contattato l’Acea, non senza problemi.

“Nessuno interveniva – racconta Serafini – e così ho chiamato l’Acea che dopo quindici giorni non era ancora intervenuta. Quindi ho fatto un esposto alla Asl, all’Acea e al Comune: ciò ha portato a qualche primo intervento emergenziale e a un futuro sopralluogo della Asl. Ma quello che va fatto è pianificare un intervento strutturale. Visto che nessuno si muoveva per farlo, ho chiesto di segnalare ai cittadini tutti i punti critici e ne è uscita una prima mappatura dei problemi”.

Dovremo poi contattare l’Acea – prosegue Serafini – e andarci a parlare per ottenere quel che è diritto dei cittadini, cioè un rifacimento complessivo della fognatura che, a volte, è addirittura otturata dai calcinacci. Questa è una cosa che dovrebbe fare l’Amministrazione, che invece non fa niente se non dichiarazioni roboanti”.

“Secondo me il problema è che qui la maggior parte delle persone sono abituate a chiedere favori ai politici – aggiunge – invece che ad esigere diritti e i politici politici locali si sono abituati a tutto questo, perché fa loro comodo mettersi nella posizione di far passare quello che dovrebbe essere il loro dovere per dei favori. A questo punto dovremo andare noi cittadini dall’Acea per chiedere di intervenire, visto che l’Amministrazione comunale mostra di essere impotente, disinteressata e quasi malevolente”.

Dalle buche agli interventi sospesi da mesi

Si sta prendendo la strada dell’autogestione anche con le buche sulle strade. Tramite facebook Adolfo Mele sta “spingendo” i cittadini a segnalare al Comune le strade dissestate e le buche. Diverse di queste ultime sono proprio nel centro di Artena.

È ad esempio il caso di una buca “killer” in piazza Galileo Galilei. Posizionata in curva, è poco visibile agli automobilisti, che vi finiscono dentro quasi sempre, toccando l’asfalto con la parte anteriore della macchina.

Un’altra buca molto profonda è sull’accesso al piazzale del campo sportivo di Artena. Il cratere da “biglietto da visita” per chi accompagna i figli a scuola e per chi va a vedere le partite della Vis Artena. Per quanto è grande, è praticamente impossibile evitarla.

Entrambe le buche si trovano su strade centrali e continuamente trafficate. Sono lì da settimane ed è davvero strano che siano i cittadini a doverle segnalare al Comune per poi attivare la manutenzione. Anche perché, almeno quella del campo sportivo, la situazione è anche sotto gli occhi del settore manutenzione, i cui operai passano di lì ogni mattina per andare al deposito. Forse manca un sistema di monitoraggio e manutenzione stradale?

Ma non sono gli unici interventi ad attendere qualche operaio. Altri sono in sospeso da tempo. Ad esempio il “buco” di piazza della Vittoria, su cui c’è una transenna da molti mesi. Oppure la staccionata di via Latini (ex via della Rinascita), distrutta da un automezzo privato e mai sistemata malgrado le rassicurazioni. Esempi di manutenzione assente che sta diventando cronica.

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