“Così Artena sembra un luogo di nessuno”. Strade, buche, bandiere: i segni dello sbando

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Interventi a metà, lavori sospesi, buche mai riparate e bandiere maltrattate: i sintomi che Artena sta “sprofondando”

“Così Artena sembra un luogo di nessuno, in cui ognuno fa quello che vuole”. La situazione della città non è delle migliori in queste settimane. Le piogge stanno aggravando i problemi in alcune strade. Alcune zone cittadine sono al buio. I lavori per i quali il comune ha ottenuto dei finanziamenti non partono. Altri sono lasciati sospesi, altri ancora non sono stati compiuti al meglio.

La situazione sembra confermare la “teoria della finestra rotta”. Cioè quella teoria che dice che nei luoghi abbandonati l’abbandono e gli atti vandalici crescono di continuo, perché ognuno pensa che i luoghi pubblici siano di nessuno. Viceversa, dove alla prima finestra che si rompe c’è qualcuno che la ripara, i luoghi pubblici rimangono curati e le persone conservano il rispetto della cosa pubblica.

Le “finestre rotte” (metaforiche) ad Artena non mancano. Dalla buca in piazza della Vittoria mai riparata, ai marciapiedi discutibili – basti pensare che quelli del semaforo pedonale della Serangeli non hanno nemmeno “l’invito” per i pedoni -, alle macchine parcheggiate in sosta selvaggia, gli esempi sono molti. Alcuni, i più recenti, sono segnalati da un consigliere comunale.

“In via del Santuario – afferma Augusto Angelini – la rottura di una fogna ha danneggiato il tratto stradale e il sottofondo stradale. La fogna perdeva sotto l’asfalto e ha eroso la strada. L’Acea dopo giorni di solleciti è intervenuta e ha sistemato i tubi ma ha rimesso l’asfalto solo dove è stato fatto lo scavo e non dove i liquami che hanno eroso il terreno hanno creato le buche, che sono ancora lì”.

“In via Santa Maria – prosegue il consigliere comunale – l’Enel ha fatto uno scavo sulla strada per potenziare la vicina cabina e poi ha coperto col cemento. Ho chiamato il commissario e abbiamo scritto alla ditta, ma sul tratto su cui è intervenuta ha posato il solo asfalto grezzo, senza il tappetino. Ora ci ritroviamo con via del Santuario con le buche e con via Santa Maria in quelle condizioni”

Via Santa Maria

“Al centro storico – segnala ancora Angelini – in via Vittorio Emanuele, per un lavoro di riparazione, la ditta dell’Acea è intervenuta con lo scavatore, danneggiando i sampietrini del 1600. Ogni volta che succedono queste cose gli operai del comune devono intervenire per risistemare i selci”.

“Tra l’altro alcune zone del centro storico sono al buio – ha aggiunto il consigliere – perché c’è una contestazione della CPL al comune per l’allaccio di alcuni led, che non è stato comunicato alla società. La CPL ritiene che le luminarie vanno allacciate a una rete apposita. Ma questioni del genere non possono creare queste interruzioni di pubblico servizio che da giorni sto cercando di combattere”.

Pure il consigliere comunale è esasperato: “Continuare così è impossibile e da consigliere – dice Angelini – non posso far altro che segnalare per l’ennesima volta la situazione al commissario. In queste condizioni Artena sembra un luogo di nessuno in cui ognuno fa come vuole, perché non c’è nessuno che fa le sanzioni a chi lavora male”.

E non finisce qui. L’ennesimo caso di incuria, che sembra essere il vero simbolo della situazione, ci viene segnalato da un lettore e riguarda la scuola “De Gasperi”. La bandiera italiana esposta all’entrata dell’edificio è arrotolata su se stessa, quasi fosse un cencio, da settimane. Dovrebbe invece stare in bella vista insieme a quella europea, come è espressamente previsto da un Decreto del Presidente della Repubblica del 2000.

Queste piccole cose sembrano costituire gli ultimi dei problemi da risolvere in una città che di questioni aperte ne ha tante e di più gravi. Oppure sono i primi da affrontare per dare l’impressione che le istituzioni esistono e che si prendono cura dei luoghi pubblici, così da ricostruire la fiducia nella popolazione e farle tornare la speranza per una possibile ripresa?

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