Chi è il “Comandante Nevada”, il centenario di Artena che ha vinto i nazisti

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Leopoldo Martini, originario di Artena, ha compiuto cento anni due giorni fa ed è stato festeggiato dal sindaco di Marino. Ha partecipato alla Campagna di Grecia nel 1941 e dopo l’Armistizio è stato deportato ma riuscì a fuggire e a unirsi ai partigiani

Il Comandante Nevada, Leopoldo Martini, ha compiuto 100 anni. A festeggiarlo, due giorni fa, il sindaco di Marino, città in cui il centenario vive. Ma si tratta di un artenese con una storia avventurosa e ricca di significato storico. È stato presidente dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA) di Marino e il sindaco Carlo Colizza lo ha festeggiato insieme ai figli Maurizio, Angelo, Paola e Lucina.

Leopoldo è stato in guerra nel 1941 in Grecia come radiotelegrafista. Quando l’Italia firmò il rovinoso (nei modi) Armistizio dell’8 settembre anche Leopoldo venne fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania. Durante il viaggio che durò 3 mesi circa venne tenuti prigioniero in Romania insieme ad altri commilitoni. Si ammalò di malaria ma riuscì ad uscirne e a scappare, unendosi ai partigiani come comandante sotto il nome di “Nevada”.

Finita la guerra torna ad Artena suo paese natale. A Marino (dove lavorava) conobbe Iolanda, poi divenuta sua moglie, da cui ebbe 4 figli. Oggi è nonno di 9 nipoti e bisnonno di 6. Ha sempre partecipato alla vita politica di Marino portando avanti il suo pensiero ricoprendo la carica da molti anni di Presidente dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (A.N.P.P.I.A.) e partecipando alle solennità civili della Liberazione, del IV Novembre e del Bombardamento di Marino.

“Salutiamo con affetto il Comandante Nevada nel giorno del suo centesimo compleanno – ha dichiarato il Sindaco Carlo Colizza – e lo ringraziamo per l’esempio fornito alle innumerevoli generazioni di marinesi che hanno ascoltato la sua testimonianza nel corso dei vari incontri cittadini ai quali non ha fatto mai mancare la sua presenza intervenendo sempre con la passione data dagli ideali sociali e politici”.

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