Artena tra opportunità e diritto. Imperioli: “Dimettetevi”. Talone riorganizza il Comune

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In attesa dell’interrogatorio di garanzia, tra cittadini e politici di Artena si accende il dibattito fra “garantisti” e “giustizialisti”. L’opposizione chiede le dimissioni e il vice sindaco riorganizza la struttura comunale

Gli arresti eseguiti la scorsa settimana ad Artena hanno colpito e turbato la popolazione. Sui social e nelle piazze si parla soltanto di due cose: coronavirus e arresti. Ci si chiede come si andrà avanti, ci si preoccupa dell’immagine della città e si cerca di capire di più sulle ipotesi di reato che hanno portato ai provvedimenti cautelari (leggile qui).

Nella città l’Amministrazione ha vinto le elezioni una lista di minoranza che è arrivata al 38,6%. Ora il già minoritario gradimento del governo cittadino ha subito un colpo. Ci si divide però tra chi è indolente e più preoccupato dal coronavirus, chi ritiene che le dimissioni siano d’obbligo, chi le vede come un’ammissione di colpa, chi aspira a nuove elezioni e chi invece vuole tirare dritto.

Il dibattito in piazza

“Credo che in questo momento sia opportuno che il sindaco si dimetta perché deve dedicarsi a dimostrare la sua innocenza” è l’opinione di Antonio, artigiano di Artena, durante una discussione in piazza con altri compaesani. “Questo è quello che dicono i giustizialisti – replica Giuseppe, commerciante – invece è la Magistratura a dover dimostrare la colpevolezza: se il sindaco si dimette vuol dire che ammette di essere colpevole”.

“No, si deve dimettere – è la controreplica – perché quanto accaduto è una vergogna per la città, poi se un giorno ci sarà la sentenza di assoluzione potrà dire che chi oggi lo ha accusato e criticato stava sbagliando”. “Solo se ha fatto ciò per cui lo accusano si deve vergognare e dimettere, altrimenti deve rimanere al suo posto: dimettendosi passa per colpevole e, se tra qualche anno vincerà in Tribunale, chi si ricorderà che invece era innocente?” è l’ennesima replica. E così per tutta la mattinata. Accanto alle discussioni di piazza ce ne sono altre. Si tratta delle prese di posizione dell’opposizione, delle valutazioni della maggioranza e di quelle che potrebbe fare il Prefetto sul futuro dell’Amministrazione.

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