Artena, sabato pomeriggio in piazza per “tornare a fare politica alla luce del sole”

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Sabato pomeriggio alle 17.30 assemblea pubblica ad Artena con il giornalista Alessandro Coltrè: “C’è un ciclo politico che è finito, e anche se la giunta di Felicetto Angelini non vuole ammetterlo”

Sabato pomeriggio la piazza torna a diventare luogo di dibattito e di politica. Alle 17.30 inizierà uno spazio di confronto nuovo per la città. Chi vorrà prendere il megafono e dire la propria potrà farlo per esprimere le proprie idee su come stanno andando le cose e fare proposte. Ad organizzare l’iniziativa è Alessandro Coltrè, giornalista ed attivista di Artena.

Tutto parte dalla tentata vendita della farmacia comunale. Da allora in piazza è andata solo l’opposizione per fare dei comizi. Ora la parola potrebbe andare ai cittadini o anche agli amministratori, se vorranno partecipare. Il senso della riunione di sabato pomeriggio lo spiega lo stesso organizzatore.

“Quello che sta accadendo in consiglio comunale in queste settimane – ha dichiarato Alessandro Coltrè – non può essere ridotto a uno scontro tra maggioranza e opposizione perché negli ultimi mesi quel che resta della giunta di Felicetto Angelini ha smesso di avere una dimensione pubblica, non si confronta con i cittadini, non spiega nessuna delle difficoltà che sta vivendo. E questo si ripercuote sulla città, su chi deve chiedere un certificato di qualunque tipo, su chi vuole organizzare un evento, su chi vuole indirizzare le proprie energie per capire come stare insieme e far crescere una comunità”.

“Ci sono temi che sembrano molto tecnici, come l’approvazione di un bilancio – prosegue –, ma se in un pomeriggio di fine agosto quattro persone elette un anno fa decidono di vendere la farmacia comunale, servizio che negli ultimi anni è stato aperto a intermittenza, questa votazione va come minimo spiegata in piazza ai cittadini. Ecco perché mi sembra riduttivo trovare dichiarazioni da parte del Vicesindaco Loris Talone in cui leggo soltanto una difesa della sua posizione e della sua persona e mai un pensiero sulle decisioni cruciali per la comunità. Sembra ormai evidente: c’è un ciclo politico che è finito – aggiunge –, e anche se la giunta di Felicetto Angelini non vuole ammetterlo la città dovrà farne i conti perché altrimenti finirà per subire questo fallimento. L’appuntamento del 25 settembre è anche un’occasione per fare domande a chi governa, è insomma un modo per tornare a fare politica in piazza, alla luce del sole”.

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