Artena, la denuncia: “Mia madre anziana e disabile aspetta il vaccino anti covid-19 da marzo”

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La donna di 87 anni di Artena è in lista d’attesa dal 3 marzo scorso per il vaccino anti covid-19. Ha l’accompagno e la 104, non può essere trasportata ma nessuno le va a somministrare la dose. L’appello della famiglia

“Gli anziani sono soli e abbandonati mentre la politica e le istituzioni raccontano altro”. Antonia Perrone ha 87 anni, è invalida al 100%, ha l’accompagno, non si può muovere da casa e aspetta il vaccino anti covid-19 dall’inizio di marzo. La denuncia pubblica del figlio, Massimo Petriglia, è sintomatica di come stanno andando le cose: “Dopo innumerevoli peripezie – racconta Massimo – il 3 marzo siamo riusciti a prenotare il vaccino il 3 marzo. Ad oggi però ancora non ci ha contattati nessuno: abbiamo fatto diversi solleciti ma niente, è stato un buco nell’acqua”.

Antonia non è una signora che può andare a fare il vaccino in un drive-in. Non deambula e non è trasportabile e qualcuno dovrebbe andare a casa sua a somministrarle il preparato. Tra l’altro rientra tra le categorie estremamente vulnerabili e nel suo palazzo ha avuto anche dei casi positivi di coronavirus. Ma chi dovrebbe andare a vaccinarla?

Anche su questo – spiega Massimo – c’è stato un batti e ribatti tra Asl e medico di base. Prima la Asl ha detto si sarebbe interessata di mandare il medico curante. Poi il medico di famiglia ha detto di non essere tenuto a fare i vaccini, rimandando la competenza alla Asl senza successo”. Ed ora la famiglia sta ancora aspettando che la Asl Roma 5 o il medico di famiglia facciano qualcosa.

“Fino ad ora non ci ha contattati nessuno per dire quando sarà fatto il vaccino: siamo abbandonati a noi stessi. Voglio sperare – ha concluso Massimo Petriglia – che il caso di mia madre sia unico ma resta difficile crederlo. Se mia madre non avesse famigliari, come farebbe? La verità – dice Petriglia – è che gli anziani disabili sono soli ed abbandonati mentre la politica e le istituzioni raccontano altro”.

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