Artena, la sfida dell’opposizione alla maggioranza: dimissioni e voto

I consiglieri di minoranza: “Mettiamo a disposizione le nostre sette firme e le diamo in mano ai consiglieri di maggioranza”

I sette consiglieri di opposizione di Artena lanciano una sfida alla maggioranza. È quella delle dimissioni per il voto in primavera. A proporlo sono stati i sette consiglieri di Artena Cambia, Artena Resiste e Artena Insieme, che il 25 novembre scorso hanno incontrato gli artenesi in un’assemblea pubblica.

All’incontro ha partecipato una settantina di persone e il dibattito è andato avanti per circa un’ora e mezza. Sono intervenuti volti noti e meno noti della politica artenese. La novità vera è però arrivata alla fine del dibattito. Per bocca di Silvia Carocci i consiglieri comunali hanno “messo a disposizione della maggioranza le proprie firme”.

“C’è bisogno del lavoro costante di tutti affinché questa situazione abbia fine” ha dichiarato la Carocci. “Oggi mettiamo a disposizione le nostre sette firme – ha aggiunto – e le diamo in mano ai consiglieri di maggioranza. Andiamo al voto in primavera affinché la città abbia un governo stabile che possa farle fare lo slancio in avanti di cui ha bisogno”.

In sostanza: dall’opposizione sono pronti a dimettersi per tornare a votare, così da far scegliere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione agli elettori. Ma i consiglieri di opposizione non si dimetteranno per primi, e comunque non senza quelli di maggioranza.

Perchè? Perché altrimenti non si andrebbe a votare. Sette dimissioni sono infatti troppo poche per sciogliere il consiglio comunale. Ce ne vorrebbero almeno otto, meglio se nove. Dunque con la “messa a disposizione delle firme” la scelta spetta alla maggioranza o a qualche consigliere che ne fa parte. Se in primavera si potrà tornare forse ad elezioni dopo tanti mesi persi, dipenderà solo da questo.

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